Se in Francia preoccupa la politica dei "tre schiaffi", che prevede la disconnessione da Internet al terzo avviso inviato dai provider, in Corea del Sud le cose vanno anche peggio: lì si rischia la disconnessione dopo essere stati sorpresi una volta soltanto, e senza ricevere avvisi.

Tutto è cominciato circa un anno fa, quando la Corea ha stretto un accordo commerciale - base per quello che è poi diventato l'ACTA - con gli Stati Uniti in base al quale il Ministero della Cultura può ordinare agli ISP di sospendere l'account di un utente dopo che per tre volte questi è stato scoperto a violare il copyright.

Fin qui la situazione è analoga a quella francese, a parto il fatto che è un ministero e non l'Hadopi a ordinare la disconnessione.

La Commissione per il Diritto d'Autore ha infatti l'autorità di "suggerire" - non di ordinare - ai provider di disconnettere un utente sospettato di scaricare materiale illegale.

Gli ISP possono naturalmente opporsi ma, a un anno di distanza dall'entrata in vigore di questa norma, non è mai accaduto e 31 account sono stati sospesi senza che ai loro titolari sia mai stato notificato alcun provvedimento.

La Commissione può anche "raccomandare" di cancellare o bloccare alcuni contenuti e, naturalmente, di mandare il primo avviso: più di 65.000 raccomandazioni sono state inviate dal settembre del 2009, egualmente divise tra quelle per la cancellazione o il blocco e quelle per l'invio del "primo schiaffo".

Gli ISP si sono opposti 40 volte a questi suggerimenti: esattamente 20 volte per quelli del primo tipo e altrettante per quelli del secondo.