Google, class action contro i cookie traccianti

Anche Internet Explorer sarebbe vittima dello stesso trucco usato per aggirare le protezioni di Safari.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-02-2012]

XL google cookie traccianti

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Google accusata di spiare gli utenti di Safari

C'era da aspettarselo: la vicenda poco chiara dei cookie di Google in grado di aggirare le protezioni di Safari è sfociata in una class action negli USA.

Secondo l'accusa, con questo comportamento Google avrebbe violato tre leggi federali statunitensi: il Federal Wiretap Act, lo Stored Electronic Communication Act e il Federal Computer Fraud and Abuse Act.

Nonostante Google abbia subito affermato che il codice incriminato era frutto di un errore e che in ogni caso non venivano raccolte informazioni personali, la vicenda si è subito ulteriormente complicata.

Microsoft, infatti, ha accusato Google di aver aggirato anche le protezioni di Internet Explorer, sempre al fine di installare dei cookie traccianti sui computer degli utenti.

La risposta da Mountain View è stata rapida: Microsoft - sostiene Google - utilizza un protocollo ormai troppo vecchio e inutilizzabile cui nessuno, a partire da Facebook e Amazon, dà più alcun credito.

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Tutto ciò è stato però sufficiente a mettere sul chi vive i gruppi in difesa della privacy, che hanno per l'appunto dato vita alla class action e anche presentato un reclamo alla Federal Trade Commission.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Già, ha perso un'ottima occasione per tacere. :lol: :lol: :lol:
26-2-2012 17:09

Che autogol da parte Microsoft! :lol: Ciao
23-2-2012 07:17

Che autogol da parte Microsoft! :lol: Ciao
23-2-2012 06:59

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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