Push to talk

Non è il classico sistema di Walkie Talkie, ma un nuovo standard collegato al GPRS.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-03-2003]

L'utilizzo è estremamente semplice: una volta abilitato il servizio su un telefono cellulare compatibile, sarà sufficiente premere un pulsante per parlare con una o più persone a tempo. Proprio come utilizzando un walkie talkie, inoltre, non sarà necessario premere alcun bottone per abilitare la risposta, ma in quel momento lavoreremo proprio come se stessimo utilizzando una radio.

Il servizio "push to talk" è dunque una forma di comunicazione a due direzioni, che in ambito business rivoluzionerà le comunicazioni, ad esempio per la gestione del parco macchine tra taxisti e centrale operativa, oppure per mettere in comunicazione a basso costo i membri di una famiglia: i consumatori potranno approfittare del servizio "push to talk" per coordinare le attività ricreative e sociali (ad esempio familiari o amici separati in una grande località sciistica o in un parco divertimenti).

Questa tecnologia non è del tutto nuova: basta ricordare che in passato il servizio "push to talk" era implementato nelle reti cellulari ed era basato su una tecnologia proprietaria, anche se poco sviluppato sul territorio. A ristudiarla per renderla attuale e compatibile sono Ericsson, Nokia e Siemens, che stanno unendo le loro forze per promuovere una soluzione congiunta per la tecnologia "push to talk" attraverso le reti GPRS e EDGE. Forse in risposta a Motorola, che sta studiando per portare il protocollo IP come applicazione della telefonia mobile.

"Push to talk" è un servizio di chiamata vocale diretta economico e di facile uso per i sistemi basati su GPRS, che ha suscitato l'interesse di tutti i principali operatori. La tecnologia impiega le funzioni dell'IP Multimedia Subsystem (IMS) per consentire le connessioni IP tra telefoni cellulari. Le prime prove dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2003.

"Questa collaborazione permetterà alla tecnologia 'push to talk' di sfruttare l'IMS nelle reti di base della terza generazione pronte per il futuro e standardizzate" ha commentato Jan Uddenfeldt di Ericsson; "bisogna integrarla una sola volta; in seguito è facile da mantenere e offre notevoli vantaggi di costo agli operatori, dimostrando l'importanza degli standard aperti che Ericsson ha sempre proposto con grande convinzione."

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