L'incontro è letteralmente esplosivo e per la prima volta è stato fotografato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-12-2014]
Fuochi d'artificio di zinco: ecco che cosa succede quando uno spermatozoo e un ovulo si incontrano.
A rivelarlo sono le ricerche condotte dal team della dottoressa Teresa K. Woodruff della Northwestern University e pubblicate su Nature Chemistry.
Per la prima volta, grazie a nuove tecniche di imaging, si è riusciti a fotografare (nei topi) che cosa succede nell'attimo esatto in cui lo spermatozoo entra nell'ovulo, il momento preciso della fecondazione.
In quell'attimo, miliardi di atomi di zinco vengono rilasciati dall'ovulo dando vita a una specie di «pioggia di scintille di zinco», sorta di fuochi d'artificio molecolari.
Già si sapeva che i livelli di zinco hanno un ruolo importante nel regolare i processi biochimici legati al passaggio dall'ovulo fecondato all'embrione, e queste nuove informazioni possono aiutare - spiega la dottoressa Woodruff - a capire meglio il processo e migliorare le tecniche di fecondazione in vitro.
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«Il quantitativo di zinco rilasciato da un ovulo» - racconta la ricercatrice - «può essere un ottimo indicatore per identificare un ovulo fertilizzato di buona qualità, qualcosa che al momento non possiamo fare. Se riuscissimo a identificare gli ovuli migliori, potremmo trasferire un numero minore di embrioni durante i trattamenti per la fertilità».
Il mezzo per la scoperta è un nuovo sensore fluorescente in grado di tracciare lo zinco nelle cellule viventi; grazie a esso gli scienziati hanno scoperto che in un ovulo ci sono circa 8.000 "compartimenti", appena al di sotto della superficie, ognuno dei quali contiene circa un milione di atomi di zinco.
Sono questi "pacchetti" che rilasciano simultaneamente il proprio contenuto al momento della fecondazione.
«Al momento della fecondazione, vediamo che l'ovulo rilascia migliaia di pacchetti, ognuno dei quali emette un milione di atomi di zinco, e poi si ferma» spiega il dottor Thomas V. O'Halloran, coautore dello studio. «Poi c'è un'altra esplosione di zinco. Ogni ovulo ha quattro o cinque di queste esplosioni periodiche. È bellissimo da vedere, è orchestrato proprio come una sinfonia. Sapevamo che l'ovulo rilasciava grandi quantità di zinco, ma non avevamo idea di come facesse».
Il prossimo passo per i ricercatori è ora capire se davvero lo zinco possa essere correlato con la "qualità" dell'ovulo, un'informazione che, come già diceva la dottoressa Woodruff, potrà essere utile per la cura dell'infertilità.
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gomez