Controlli parentali: iPhone, iPad, iPod



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2016]

Se avete affidato ai figli un dispositivo iOS (iPhone, iPad o iPod) ma volete mettere dei limiti al suo uso, il software preinstallato offre parecchie opzioni. Per prima cosa occorre andare in Impostazioni - Generali - Restrizioni - Abilita restrizioni e impostare un PIN di quattro cifre che protegga le vostre scelte di restrizione.

Fatto questo, potete selezionare quali applicazioni limitare: per esempio, potete bloccare l'accesso a Safari, alla fotocamera, a Siri, al negozio di iTunes. Avete anche la possibilità di vietare l'installazione e disinstallazione di app e gli acquisti in-app. Potete impostare i tipi di contenuti, per esempio limitando la visione dei film, dei programmi TV e altro ancora in base all'età consigliata (la restrizione si applica soltanto ai contenuti legalmente acquistati che supportano questa funzione).

Nella sezione Siti Web potete bloccare l'accesso a tutti i siti, limitare i contenuti per adulti (non è un sistema perfetto, ma ci prova) oppure bloccare l'accesso a siti specifici. In Foto potete regolare l'accesso delle app alle foto memorizzate sul dispositivo e in Localizzazione potete decidere se consentire al minore di attivarla o disattivarla e quali app possono accedere a quest'informazione.

Infine, Partite multigiocatore consente di vietare (appunto) i giochi con più giocatori (per evitare incontri con bulli e molestatori) e Utilizzo dati cellulare permette di vietare l'uso della trasmissione dati per accedere a Internet.

C'è molto altro, descritto in questa pagina di aiuto di Apple in italiano, e il tutto è appunto protetto dal PIN, per cui assicuratevi di tenerlo ben segreto, cambiatelo periodicamente e segnatevelo: se lo dimenticate dovrete azzerare (inizializzare) il dispositivo, col rischio di perdere tutti i dati non salvati altrove.

Se però volete porre limiti di tempo o di orario, vi serve un'applicazione supplementare, come per esempio Curbi. L'app è in prova gratuita per due settimane ma l'uso mensile si paga (6,99 euro / 7 franchi) e bisogna destreggiarsi con l'inglese (non c'è una traduzione in italiano). Se superate questi ostacoli, però, avete la possibilità di impostare appunto orari e tempi di utilizzo, ricevere via mail un rapporto settimanale dettagliato di utilizzo del dispositivo e gestire il dispositivo direttamente dal vostro iPhone, iPad o computer, filtrare la navigazione, sapere quali app sono installate, consentire o meno l'accesso a Internet e altro ancora.

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I bambini sempre più spesso entrano in contatto con la tecnologia a una tenera età (per giocare, comunicare e cercare informazioni), anche grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Quale dovrebbe essere la maggiore preoccupazione dei genitori?
Potrebbero visionare materiale inappropriato o visitare siti inopportuni.
Potrebbero comunicare con sconosciuti o persone non ritenute affidabili.
Potrebbero essere vittime di cyberbullismo, sui social network o altrove.
Potrebbero spendere denaro online senza che i genitori lo sappiano, anche a causa delle app che richiedono acquisti online durante i giochi.
Potrebbero diffondere dati personali (compresi foto e filmati) senza essere coscienti dei rischi.
Potrebbero incorrere in difficoltà a relazionarsi con amici dal vivo, nascondendosi dietro relazioni disintermediate dal mezzo informatico.

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Curbi ha delle particolarità che è meglio conoscere: per esempio, per motivi tecnici sovrastima di una decina di minuti i tempi di utilizzo delle app e segnala app che non conoscete e non avete installato (si tratta del software che visualizza le pubblicità nelle app normali). Inoltre non blocca l'uso di app o giochi che non richiedono l'accesso a Internet, e può essere rimossa (però la si può combinare con le Restrizioni preinstallate per risolvere questi problemi).

Naturalmente tutto questo non vale se l'adorabile creatura ha craccato o fatto il jailbreak del dispositivo: ma in questo caso la soluzione non è tecnologica e ci vuole una sana chiacchierata a tu per tu. I rischi del crack o jailbreak saranno l'argomento della prossima puntata.

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Paolo Attivissimo

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