UK, 10 anni di prigione ai pirati del web

Condividere film e musica sarà come vendere CD e DVD per strada.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-09-2016]

pirati 10 anni prigione

Finora, la legge britannica ha distinto tra i reati perpetrati online e quelli commessi nel mondo reale.

Vendere CD o DVD pirata può portare a una condanna di 10 anni di prigione, ma chi diffonde lo stesso materiale in Rete rischia soltanto fino a un massimo di due anni.

È evidente che associazioni come la FACT (Federation Against Copyright Theft) non sopportano questa differenza e da tempo protestano affinché la medesima pena sia prevista per entrambi i tipi di reato.

L'anno scorso, il governo britannico ha annunciato che avrebbe preso a cuore il problema, e lo scorso luglio è apparsa una proposta di legge per estendere a 10 anni anche la pena massima per i reati contro il diritto d'autore commessi online.

Arrivati a settembre, il giro di vite contro i pirati sembra sempre più prossimo: pochi giorni fa la legge ha passato la seconda lettura presso la Camera dei Comuni.

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«I ladri d'appartamento rischiano fino a 10 anni di prigione, ma le bande criminali che accumulano vaste somme di denaro con le creazioni online di altri rischiano soltanto fino a due anni» ha dichiarato Karen Bradley, segretaria di Stato per la Cultura, i Media e lo Sport. «Porteremo il massimo a 10».

Inizialmente s'è temuto che tutto ciò significasse voler mettere in galera anche i cosiddetti "pirati domestici", ossia quanti scaricano illegalmente musica o film. Il Parlamento del Regno Unito ha però spiegato che la legge intende punire soltanto quanti traggono profitto dalla condivisione delle opere protette.

«Non intendiamo andare a caccia di quanti scaricano musica o inconsapevolmente scaricano o vedono in streaming qualcosa di illegale» ha spiegato il parlamentare laburista Thangam Debbonaire. «Voglio che sia chiaro mentre esprimo il mio supporto a questa legge. Per come l'ho intesa, colpisce i criminali che traggono profitto dalla distribuzione di musica per la quale non possiedono i diritti». Karen Bradley ha poi confermato questa interpretazione.

La legge ora deve compiere altri passi e poi tornare alla Camera dei Comuni per la terza lettura, quindi passare alla Camera dei Lord e infine ottenere l'assenso reale prima di entrare in vigore.

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Commenti all'articolo (4)

Per far passare la legge senza troppe resistenze la raccontano così poi si vedrà, io credo che questa distinzione, se non chiaramente specificata all'interno del testo, potrà poi essere tranquillamente "dimenticata". Leggi tutto
28-9-2016 18:58

Sembra che venga perseguito solo chi trae profitto dal traffico di audiovisivi scaricati.
19-9-2016 10:49

ecco, dov'erano andati i malavitosi!!! Tutti dentro, a scontare galera! Non riuscivo proprio a capire dove fossero finiti!! :lol: :grrr:
17-9-2016 14:01

{so what?}
E chi condivide in rete, ma senza trarne profitto (es. Torrent)?
16-9-2016 13:21

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