Una giornata dedicata a Linux e al Software Libero

Sabato 29 novembre si è svolto il Linux Day, l'appuntamento annuale con i Linux User Group. Approfittiamo dell'evento per fare la conoscenza con l'associazione LinuxTrent.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2003]

Successo di pubblico sabato per la giornata italiana su Linux e Software Libero. Al liceo scientifico "G. Galilei" di Trento sono arrivate già dal primo mattino molti curiosi, ma anche appassionati di software, giovani, meno giovani, non solo informatici. Ha pagato l'intenzione del LinuxTrent Oltrefersina, associazione organizzatrice, di puntare ad un pubblico più vasto con degli interventi meno tecnici, pensati a scopo divulgativo.

L'anno scorso c'era stata particolare attenzione al mondo delle piccole aziende e la risposta era stata notevole, ma il pubblico di quest'anno ha inebriato particolarmente i promotori del pinguino. La giornata è stata aperta da Giuliano "diaolin" Natali, uno dei primi a scoprire il mondo del Software Libero in Trentino e fra i fondatori del gruppo, che ha parlato delle nuove distribuzioni su live Cd, capaci di partire da sole e tirare su un sistema funzionante senza che l'utente debba fare nulla. Una nuova frontiera per i sistemi Gnu/Linux, che si sta aprendo in questi ultimi anni grazie all'enorme successo raggiunto dalla distribuzione prodotta da un ingegnere tedesco Klaus Knopper, la famosissima Knopix.

A seguire il primo fuoriprogramma della giornata con un gruppo di ragazzi che hanno collaborato a un progetto promosso dall'Itc-Irst in collaborazione con Iprase: Web Valley. Il gruppo ha presentato il progetto Simba, un tool che permette di realizzare tramite un sito Internet un'osservatorio per le barriere architettoniche.

Fra gli interventi anche quello di Alessandro Rossi, economista aziendale, ricercatore affiliato al Dipartimento di Informatica e Studi aziendali Università di Trento all'interno del gruppo Rock (Research Organization Coordination and Knoledge), dal titolo "Il modello di sviluppo Free/Open Source: esperienze di successo e elementi di criticità". A lui abbiamo rivolto qualche domanda. Tutto il programma si può trovare su questo sito, dove fra qualche giorno sarà pubblicato anche il materiale relativo alle presentazioni.

ZN: Di che cosa parlerà esattamente?

Rossi: "Cercherò di parlare del fenomeno del Software Libero, mettendo in luce la continuità e la rottura rispetto alle tecniche di scrittura del software tradizionale. Che cosa c'è di nuovo di innovativo nel Software libero. Quali errori evitare dai progetti, le criticità e cosa, invece, imitare da quelli di successo."

ZN: Come mai, da economista aziendale, si occupa di Software Libero?

Rossi: "Sono interessato alla progettazione e alla produzione di tipo modulare, che è un sistema innovativo nella produzione di beni fisici, mentre nel software il paradigma c'è da molto tempo. Mi interessa analizzare come ha fatto il Software Libero a utilizzare i vantaggi senza incorrere nei rischi che questo modello comporta. Il mio è un punto di vista imparziale da uno esterno alla comunità, che osserva il fenomeno."

ZN: Il modello tradizionale ha garantito un generoso guadagno a molte aziende, in che cosa sarebbe limitato?

Rossi: "La novità della libera circolazione del codice sorgente. Tutte le tecniche moderne di progettazione del software si basano sulla progettazione per moduli dove le informazioni interna ai moduli è il più possibile nascosta, mentre ci si preoccupa solo degli aspetti di interazione fra i moduli. Quando si mette insieme il tutto ci sono grosse probabilità che non funzioni. La cosa innovativa del Software Libero è la libera circolazione delle informazioni, che supera il problema dell'integrazione di moduli, riducendo i rischi della progettazione. Lo sviluppatore può conoscere anche gli altri moduli, non solo limitandosi all'interfaccia ( ndr la parte che dialoga con l'esterno) di questi componenti, per la risoluzione dei problemi di sviluppo. Progettare per moduli non ha solo vantaggi richiede una progettazione più complicata soprattutto nelle fasi di integrazione."

ZN: Il modello di sviluppo Free è migliore di quello tradizionale?

Rossi: "In questo contesto di mercato e tecnologico è migliore rispetto a quello tradizionale. Linux e altri progetti raccolgono le tradizioni di progetti di successo già esistenti. Oggi, invece, la sfida richiede di progettare software allo stato dell'arte, cioè prodotti che partono da zero, e quindi difficile imitare cose già esistenti."

ZN: Se una azienda le chiedesse una analisi sul perché passare al Software Libero, quali ragioni le fornirebbe?

Rossi: "Un vantaggio è il fatto di considerare quanto è importante il contatto e l'interazione con gli utenti. Il Software Libero riesce a migliorare il prodotto attraverso la relazione di co progettazione con il coinvolgimento attivo dei propri utenti/clienti. Uno svantaggio è sicuramente la necessità di un ripensamento di come si crea valore nella catena di produzione del software. Da una parte nuove forme e nuovi modelli di business come la customizzazione del software, la fornitura di servizi e fenomeni in cui si riesce a vendere un prodotto anche se liberamente disponibile, l'esempio di sendmail, distribuzioni Linux, in questo caso si riesce a stare sul mercato dimostrando di essere i migliori."

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