Due software, ritenuti illegali dalla RIAA, sembrano darsi battaglia a loro volta sulle leggi del copyright.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2003]
Possono due software, ritenuti illegali dalla RIAA, darsi battaglia a loro volta sulle leggi del copyright?
Per chi scarica abitualmente musica e film il nome Kazaa vuol dire solo una cosa: una grande fonte di acquisizione dati. Dopo la caduta di Napster, Kazaa è riuscita a ritagliarsi una notevole fetta di mercato grazie anche alla sua rete denominata FastTrack.
Circa 3 milioni di utenti ogni giorno condividono una grandissima quantità di dati, mettendo a disposizione di tutti il meglio della musica e della cinematografia mondiale.
Alcuni programmatori non condividono la scelta della Sharman Networks (proprietaria di Kazaa) e creano a loro volta un "clone" denominato Kazaa Lite K++.
Questo progetto si basa su una vecchia versione di Kazaa, ma non contiene alcuno spyware. Kazaalite prende rapidamente quota (grazie al passaparola in Internet) e viene implementato continuativamente come ad esempio la gestione dei supernodi.
Il successo del Lite inizia a dare fastidio alla Sharman ed inizia un vero e proprio boicottaggio tecnico: gli ultimi aggiornamenti del software, infatti, dalla 2.5 in poi, "rendono il client ufficiale meno tollerante con client precedenti o non ufficiali come Kazaa Lite K++".
"Kazaa Lite è basato su una versione precedente alla 2.5, dunque un supernodo aggiornato non accetterà i file condivisi dal client. Anche se questo porterà a problemi di traffico sulla rete, il client non sarà più in grado di partecipare alla rete FastTrack o a scaricare file. Questo isolerà efficacemente tutti i clienti modificati di Kazaa da FastTrack".
Oltre all'azione tecnica, Sharman ha intrapreso un'azione legale prendendo di mira gli Internet provider americani: la compagnia ha sguinzagliato i propri avvocati utilizzando i diritti sul software Kazaa e impugnando il DMCA (la legge statunitense sul copyright nell'era digitale) che in Europa ha il suo corrispettivo nella EUCD e che viene utilizzata dalle major della musica per accusare proprio Sharman e tutto il peer-to-peer di agevolare la pirateria digitale.
Se Sharman contro le major da anni cerca, con successo, di sottrarsi al DMCA, contro i provider e Kazaa Lite invece non ha esitato a servirsi proprio di questa norma, prima per costringere motori come Google a ridurre il numero di link al sito ufficiale di K-Lite e, più recentemente, per obbligare provider e fornitori di hosting a darsi da fare per rimuovere i file di Kazaa Lite scaricabili da utenti di mezzo mondo.
La cosa che stupisce è che la Sharman Networks è una società che non ha una proprietà chiara (ha cambiato innumerevoli sedi legali per sfuggire a qualsiasi vertenza legale contro la violazione del copyright), non ha mai fatto nulla per contrastare la dilagante pirateria digitale, anzi servendosene per acquistare visibilità e mercato. Questa battaglia di Pirro risulta, agli occhi di tutti, ipocrita e priva di un senso logico.
Per il futuro staremo a vedere se con Kazaa Lite K++ non si riuscirà a scaricare più nulla, nell'immediato questo software non verrà più sviluppato. Per fortuna le alternative non mancano!
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|