Il service provider sardo presenterà una denuncia per aggiotaggio contro chi ha messo in giro le voci che hanno fatto scendere il titolo. Forse sarebbe più opportuno percorrere la strada della trasparenza fino in fondo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-01-2004]
Il titolo di Tiscali, un simbolo della new economy italiana, ha avuto un forte calo a seguito di voci (che l'azienda ha condannato come assolutamente infondate) circa il proprio indebitamento finanziario. Per questo l'azienda ha deciso di presentare una denuncia per il reato di aggiottaggio che avrebbe commesso chi, intenzionalmente, ha sparso queste voci per far scendere il titolo e, magari, rastrellarlo in Borsa.
Sarebbe sbagliato fare accostamenti impropri con la vicenda Parmalat: Tiscali si è ingrandita in questi anni con una politica di acquisizioni a tutto campo all'estero, grazie alla liquidità concessale dai risparmiatori italiani che hanno acquistato le sue azioni pagandole, letteralmente, a peso d'oro; è improbabile che le abbia acquistate con carte false come ha fatto, purtroppo, Calisto Tanzi. Il problema, semmai, è se la scommessa di Soru di fare soldi con Internet produrrà utili; intanto le Telecom europee, a cominciare da Telecom Italia, recuperano sempre più terreno grazie alla banda larga.
Alle voci del mercato non basta rispondere con le denuncie perché anche Tanzi, poco più di tre mesi fa, aveva scritto alla Consob una lettera ufficiale in cui si lamentava di essere diffamato e di voler agire in tutte le sedi legali a garanzia del suo buon nome.
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