Ma Simon & Garfunkel lo pagano il canone?

E' stato un grande successo il concerto di Simon & Garfunkel sponsorizzato da Telecom Italia; ma la strategia dei circenses è la più la giusta per il nostro Paese?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-08-2004]

L'evento italiano dell'Estate 2004 è sicuramente il concerto dei due miti del Pop, che mai avevano suonato in Italia, Simon & Garfunkel, che è stato un grandissimo successo di pubblico ma anche di risonanza mediatica. Un grande successo per Marco Tronchetti Provera e la sua Telecom Italia che ha sponsorizzato il concerto, il secondo di grande richiamo dopo quello dell'immortale ex Beatles Paul Mc Cartney.

L'Italia è stata percorsa da un fremito di emozionante nostalgia: gli anni '70, Il Laureato, come eravano giovani e belli, cosa ne abbiamo fatto dei nostri vent'anni? Migliaia di politici, vip e vippaioli, stellette ed amichette dei politici hanno fatto a gare per essere presenti al concerto, in un trasversalismo che non ha risparmiato destra, sinistra, centro ed hanno assalito gli uffici delle realazioni esterne di Telecom Italia che hanno avuto il loro bel da fare per accontentare tutti.

Tutto ciò sotto il capello del Progetto Italia di Telecom Italia: l'insieme di iniziative solidaristiche ed assistenziali, sportive e culturali, che per un budget di 30 milioni di euro in un triennio Telecom Italia ha approntanto e sta via via realizzando. L'insieme delle iniziative costituisce un catalogo anche ricco e lodevole, fatto di iniziative anche non effimere come la Lectura Dantis ma c'è da chiedersi quale sia il senso di queste iniziative di immagine e se i soldi spesi così non nascondano vuoti preoccupanti nella politica di Telecom Italia.

Vanno bene i concerti. Ma non sarebbe meglio se Telecom Italia mettesse in piedi una grande iniziativa di ascolto della società italiana, per capire e comprendere quali critiche e quali richieste avanza?

Oppure potrebbe investire nel campo della ricerca, proprio quella relativa alle Tlc, invece dei tagli e delle ristrutturazioni pesanti che vanno avanti dal Centro di Venezia al TiLab di Torino, che sta cedendo importanti pezzi dei suoi laboratori.

Il tempo delle vetrine scintillanti per il nostro Paese è chiuso; la grave crisi finanziaria e di mercato che ha colpito grandi gruppi industriali del nostro Paese e oggi angustia lo stesso Stato esige sobrietà, rigore, riflessione, concentrazione delle risorse sui grandi obiettivi di sviluppo.

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Pier Luigi Tolardo

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