L'accordo tra Napster e Bertelsmann non sarà operativo subito, ma bisognerà attendere qualche tempo. In un primo momento, le cose resteranno esattamente come ora, giusto il tempo di definire ulteriori dettagli burocratici e sopratutto per sviluppare un nuovo software, che difficilmente sarà una "beta 8", bensì un client "final release". Pare comunque che il tutto prenderà una svolta solo quando altre case discografiche e artisti si muoveranno nella medesima direzione.

BMG è infatti stata accusata di aver "tradito" il patto d'acciaio con le altre majors, che in alcuni casi intendono insistere nel voler rendere fuorilegge il software proseguendo come nulla fosse successo nella azione legale. Tra queste la potentissima Universal, per ora forte oppositrice della Bertelsmann, accusandola di volere il predominio sul futuro della musica online. Ed in effetti questa operazione, creerebbe enormi profitti sopratutto nel medio-lungo periodo.

Il know how di Napster unito alla forza finanziaria del colosso americano sono potenzialmente in grado di monopolizzare il mercato. Ed è forse in base a questo principio che BMG è intenzionata a perseguire tutti gli altri sistemi di file sharing, chiedendone la chiusura. Nel ciclone finiranno quindi presto altri "pionieri" come Gnutella, Scour, iMesh e Freenet solo per citarne alcuni. Pare per il momento ignorata la schiera di client alternativi a Napster, dato che con ogni probabilità non saranno più in grado di funzionare correttamente sui server dell'azienda tra pochi mesi.