Un saggio italiano su Internet come spazio antropologico e culturale, e i pericoli che corre.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-03-2005]
Giuseppe Romano nel saggio "La città che non c'è - L'internet, frontiera di uomini", ci offre una sintesi ben fatta, interessante e leggibilissima, di quanto oggi ci offra la riflessione filosofica, etica e antropogica sul Web. Romano parte dall'insegnamento di due importanti massmediologi di formazione cattolica, Gianfranco Bettetini e Francesco Casetti. E' quindi la sua una riflessione diversa da quella da studiosi del web che potremmo, per semplificare, definire "di sinistra" come Carlo Formenti e Franco Carlini: le opere di questi ultimi infatti non vengono citate nella bibliografia ben fatta che, insieme a una sitografia e filmografia, chiude il testo pubblicato da Edizioni Lavoro.
Da un punto di vista diverso le preoccupazioni di Romano non sono però diverse da quelle di un Formenti o Carlini: "Da mondo libertario e refrattario alle costrizioni, (Internet) sta rapidamente migrando verso una situazione di controllo rigido e universale. Non ci troviamo ancora a un punto di arrivo: la battaglia infuria. E, a quanto pare, coloro che difendono la libertà e l'autonomia sembrano schierati dalla parte del passato, o almeno della reazione. A guidare la carica verso il futuro sembrerebbero allineati, in opportunistica ma salda alleanza, i poteri politici e quelli imprenditoriali. Un panorama, questo, su cui è opportuno e necessario riflettere, da uomini liberi e responsabili. Perché non è detto che sia davvero così, non è detto che debba andare per forza così."
Nel capitolo conclusivo, dal titolo emblematico Controllo totale Spa, Romano fa una disamina completa dei rischi per la libertà di espressione nel Web e per la privacy, messa anche in pericolo dalle tecnologie applicate alla biometria, con un fil rouge che collega mondi agli antipodi come gli Stati Uniti e la Cina, passando per Singapore, l'Iran, paesi come la Gran Bretagna o l'Italia, che giustificano una forte limitazione del diritto alla privacy in Rete in nome delle esigenze della lotta al terrorismo.
Molto interessante è la riflessione, a questo proposito, che Romano fa sull'autorevolezza e sulla pertinenza nella Rete, dimostrando che Internet non può trovare criteri di autenticazione e interpretazione esterni alla Rete stessa, al di fuori del Web: la Rete è autoreferenziale, sempre. Da qui poi l'autore sviluppa una interessante sintesi dei contributi filosofici sul concetto di realtà virtuale.
Spaziando dall'attualità all'osservazione delle tecnologie, ai riferimenti filosofici e culturali, Il libro è un'ottima introduzione per prendere in considerazione la Rete come spazio umano, città degli uomini, invisibile ma reale, e non solo strumento di business o fatto tecnico.
Scheda
Titolo: La città che non c'è
Sottitolo: L'internet, frontiera degli uomini
Autore: Giuseppe Romano
Editore: Edizioni Lavoro
Prezzo: € 10
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