Wi-Fi, stanchi di aspettare

I provider italiani vogliono l'ultimo miglio Wi-Fi: ora, subito, adesso!



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-03-2005]

immagine dal sito del ministero delle comunicazion

Di seguito riportiamo la lettera che gli associati ad Assoprovider stanno inviando in questi giorni al Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri per sollecitare, ancora una volta, lo sblocco immediato dell'ultimo miglio wireless.

Da due anni un'intera generazione di giovani imprenditori nel settore innovativo del wireless unlicensed viene sistematicamente ignorata dal mondo della politica italiana. Gli imprenditori del wireless unlicensed, universalmente riconosciuto come il futuro della larga banda, vengono tenuti al palo in attesa di un nuovo regolamento che finalmente ammetta l'uso di queste tecnologie per connettersi ad Internet. Come se ciò non bastasse viene ventilata la preoccupante ipotesi che l'uso commerciale al massimo sarebbe concesso sulle montagne e sugli scogli del mare italico, perché escluso dove è già presente l'Adsl; i giovani imprenditori delle TLC in Italia, invece di essere incoraggiati e aiutati, verrebbero in questa infausta prospettiva relegati nelle riserve, come i pellerossa negli Stati Uniti dei secoli scorsi.

Tutto questo ignorando le direttive europee, che invece sostengono i seguenti punti:
- La neutralità tecnologica e l'impulso alla concorrenza nella infrastrutturazione a banda larga, che significa non penalizzare il wireless 802.xx rispetto al cavo, come si sta invece verificando in Italia e per legge.
- L'uso del wireless unlicensed come una delle infrastrutture per la fruizione di contenuti.
- L'importanza strategica, visto il formidabile progresso, di un uso flessibile contrapposto alle attuali rigidità) dello spettro elettromagnetico, sopratutto come fonte di innovazione, già fatto proprio dalle tecnologie unlicensed del Wi-Fi e del Wi-Max.

(Si veda ad esempio Rethinking the European ICT agenda; Ten ICT breakthroughs for reaching Lisbon goals, The Hague, August 2004, il fondamentale rapporto elaborato da PricewaterhouseCoopers su commissione della presidenza olandese di turno della CE come contributo alla discussione di avvio della nuova agenda delle TLC europee.)

Noi siamo certi che questo orribile scenario da riserva indiana sia stato solo ipotizzato e mai preso in seria considerazione da chi ha il compito di decidere, ma il ritardo registrato in Italia nell'approvare un regolamento, che sia coerente con l'Europa (e con quello che l'Italia si aspetta), rimane un triste dato di fatto a due anni dall'autorizzazione alle sperimentazioni da parte del Ministero delle Comunicazioni, sperimentazioni che sin da subito hanno dato esito positivo e sulle quali si sono strutturate esperienze esaltanti, a detta anche delle Autorità. Al convegno su Agire Digitale del 25 gennaio 2005 a Roma, è stato dichiarato dal Ministero delle Comunicazioni che il nuovo regolamento da noi richiesto è ormai pronto e la sua uscita è solo una questione amministrativa, ma è passato già più di un mese da quella data e la situazione non è ancora cambiata.

I media e la finanza ormai ignorano (a ragione, dal loro punto di vista) gli imprenditori del wireless unlicensed, data l'assenza attuale di prospettive regolamentari. Tutta la raccolta finanziaria destinata ad investimenti in TLC dai prudenti finanzieri italiani va ovviamente a finire, come al solito, alle due o tre solite grandi aziende del cavo tradizionale (di rame o fibra che sia), che hanno garantito dalla politica un bel recinto di protezione, robusto e sicuro per fare crescere business e utili.

A nessuno interessa ovviamente che lì, sul cavo, la concorrenza non possa in realtà esistere poiché:
- i costi delle nuove infrastrutture sul cavo (rame o fibra) sono elevatissimi;
- le regole dei mercati oligopolistici (come il cavo italiano) non vengono in Italia applicate dagli operatori dominanti, nè fatte rispettare loro dai controllori.

Di conseguenza le barriere all'ingresso di nuovi operatori nel cavo sono di fatto insormontabili e questo ha fatto sì che sui cavi italiani si sia bruciata una incredibile quantità di denaro dei risparmiatori che incautamente credevano nella possibile crescita di sviluppo dei nuovi concorrenti, con il risultato di una infrastrutturazione su cavo mediocre, eppure costata carissima.

Con il wireless unlicensed da subito si può realizzare una infrastruttura alternativa light a costi ridottissimi, dando vita ad uno scenario realmente competitivo.

Ma quale finanziatore investirebbe (e figuriamoci in Italia) in un business ancora vietato per legge? Divieto che non trova giustificazioni (oltre, diremo noi polemicamente, una forma di protezione delle tecnologie tradizionali in opposizione ai principi europei già sopra enunciati), poiché tecnologie del wireless unlicensed sono già ampiamente testate in tutto il mondo e hanno già dimostrato il loro perfetto funzionamento.

Abbiamo sperimentato sul campo per fare crescere il Paese a nostre spese, e ci aspettiamo che le richieste siano accolte perché ne abbiamo diritto, visto che l'Italia è una democrazia economica facente parte dell'Europa. Dopo due anni di sperimentazione e a cinque mesi ormai dalla audizione conclusiva che avrebbe dovuto portare in tempi rapidissimi al varo del nuovo regolamento, le richieste di Assoprovider al Ministero sono sempre le stesse:

1 - Libero uso delle frequenze delle bande non protette R-LAN e Hyper-Lan (2,4 e 5 GHz) sia in modalità punto-multipunto (offerta di servizio alle utenze fisse) che punto-punto (offerta di servizio al pubblico e trunking tra sedi e stazioni base dell'operatore);
2 - Nessun costo di licenza né per l'operatore né per l'utenza;
3 - Nessuna limitazione sulle aree di copertura né geografiche né territoriali;
4 - Nessuna limitazione circa la tipologia di servizi IP offerti con tecnologia wireless.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

daniele
cavalier Berlusconi Leggi tutto
20-4-2005 17:23

MAURIZIO
è OVVIO! NON SI APRE IL MERCATO AL WI-FI. Leggi tutto
4-4-2005 12:49

lorealo
ma quanti anni siamo addiaetro? Leggi tutto
16-3-2005 10:12

Chi legifera è palesemente incompetente Leggi tutto
16-3-2005 10:09

lorealo
ma allora non ci siamo capiti!! Leggi tutto
15-3-2005 13:49

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Hai sostituito il tuo notebook (o netbook) con un tablet?
Sì, e riesco a lavorarci perfettamente.
Non l'ho ancora fatto, ma ci sto pensando.
Niente affatto, mi serve un vero notebook.
Li ho entrambi.
Non ne ho nessuno dei due.

Mostra i risultati (4342 voti)
Aprile 2024
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 24 aprile


web metrics