O è vera la spiegazione data da Tronchetti Provera... o è vera un'altra ipotesi, che coinvolge il governo di allora.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2006]
Al punto in cui siamo arrivati della vicenda giudiziario-spionistica relativa al caso "Abu Omar-Sismi", con le sue relazioni con la rete di intercettazioni illegali gestita dall'ex capo della security di Telecom Italia Giuliano Tavaroli, non ci sono molte ipotesi per spiegare quello che è successo.
Una è quella che porta avanti l'attuale presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera: forze estranee all'azienda si sarebbero inserite in Telecom per strumentalizzare risorse e mezzi per fini estranei all'azienda. In pratica, Tavaroli avrebbe acquisito o carpito la fiducia piena di Tronchetti e avrebbe preso in mano la security di Telecom Italia, potenziandola e acquisendo il controllo dei sistemi di intercettazione legali e ordinandone di illegali.
Un uomo così efficiente, competente, con molte conoscenze importanti, che era stato già all'interno del sistema Telecom per aver ricoporto l'incarico di capo della sicurezza Italtel, per Tronchetti impegnato in una guerra in Brasile per il controllo di Telecom Brazil ed esposto a una concorrenza che, fino a quel momento, Telecom non aveva mai conosciuto, era sembrato una persona preziosissima e forse si è fidato troppo.
L'altra ipotesi è più sottile e un po' diversa: il governo Berlusconi sapeva che gli americani volevano Abu Omar, ma la legge italiana punisce il sequestro di persona e ammette solo l'arresto e il processo; il Sismi sapeva che non poteva farlo, ecco che però c'era Tavaroli con la sua organizzazione, quasi un servizio segreto, il "servizio segreto della più grande azienda del Paese", quella che gestisce le Tlc.
Quindi il lavoro sporco l'ha fatto Tavaroli? Il governo lo ha detto a Tronchetti o a Perissich? Tavaroli lo ha detto a Tronchetti? Forse sì, forse no: cosa cambia? Tronchetti aveva un'ottimo rapporto con il governo, quel governo che per poco non vinceva di nuovo le elezioni. Tronchetti ha bisogno di lavorare bene con gli americani, dalla Pirelli a tanti altri affari nel Mediterraneo, è scontato che ci si aiuti, non c'è nemmeno bisogno di chederlo.
Una storia, almeno due ipotesi, ora tocca alla magistratura.
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