La casa di Redmond non bada a spese nel tentativo di accaparrarsi qualsiasi risorsa web.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-04-2007]
Exchange indubbiamente è il software collaborativo più usato in ambito aziendale per connettere i vari posti di lavoro, largamente oltre il 50%; mentre Lotus Notes, ora di proprietà IBM, è in continuo ma sicuro regresso.
Le proiezioni favorevoli hanno indotto Microsoft a investire lo scorso anno grosse somme per tentare di accaparrarsi gli utenti di Notes come ha già fatto in altri ambienti anche non IBM, come ad esempio SAP e Oracle.
La reazione di Big Blue non si è fatta attendere molto, proponendo una beta release di Notes 8, ma deve ora fronteggiare la logica seduttiva di Redmond che ha presentato la versione definitiva di un programmino di circa 10 Mega chiamato "Transportes Suite" -tanto perché non sussistano dubbi- al fine di facilitare la migrazione verso Exchange e quindi verso Windows Server 2003, Exchange Server 2007 e SharePoint Services.
In effetti, la contesa è aperta su più fronti, poiché Lotus Notes gira anche in ambiente Linux e Mac e in questi ambiti si è anche rafforzata in questi ultimi tempi; poi occorre tener conto anche della proposta Google con la sua suite online da ufficio e dell'accoglienza che potrebbero avere programmi open source come Evolution, anche a voler tralasciare gli sviluppi eventualmente indotti dagli orientamenti di case come Oracle o Intel.
La cosa incomprensibile, in tutto questo, è come la dirigenza Microsoft non si renda conto del rischio di implosione generato da questo maniacale impossessamento con le buone o con le cattive di qualsiasi risorsa disponibile.
E' vero che la diversificazione permette elasticità nel marketing e favorisce una eventuale riconversione, ma doversi confrontare con un solo soggetto, ancorché enorme, in definitiva non può che fare il gioco del software libero nel medio come nel lungo periodo.
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