Dopo il caso Comdata-Vodafone, i sindacati delle Telco propongono una riforma della legge per impedire le cessioni selvagge di rami d'azienda.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2007]
Il caso della cessione di un servizio Vodafone a un'altra azienda, con tutti i suoi novecento e passa dipendenti, è l'ultimo di una serie nera, da Telecom Italia a Wind, solo per stare nel settore delle telecomunicazioni, anche se è presente in tutti i settori dell'industria e dei servizi in modo massiccio. E' una delle frontiere della flessibilità, che le aziende spesso interpretano solo come un modo per ridurre i salari e le garanzie dei lavoratori.
Per questo motivo i sindacati confederali delle Telco (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil) hanno presentato una proposta di legge di riforma delle attuali norme che regolano le esternalizzazioni di rami di azienda.
Secondo questi sindacati, l' attuale articolo 32 del decreto legislativo 276/03 ha peggiorato la norma prevista dall'articolo 2112 del codice civile, sostituendo il requisito dell'autonomia funzionale preesistente (cioè un ramo di azienda autonomo di per sè, anche all'interno dell'azienda) con un più incerto requisito di autonomia funzionale "identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento".
La seconda richiesta è che "venga riconosciuto per legge il principio della responsabilità solidale, che vincoli il cedente e il cessionario a garantire la totale stabilità occupazionale all'interno del ramo ceduto, per almeno l'intera durata dei contratti di servizio e comunque per un periodo di tempo minimo di 48-72 mesi dal momento della cessione"
Infine, che "venga riconosciuto per legge un periodo per il confronto sindacale prima della cessione superiore a quanto previsto dalla legge 428/90, per permettere una più attenta analisi delle ricadute produttive e sociali del trasferimento, soprattutto per quelle imprese titolari di licenze pubbliche o comunque che operano su servizi di interesse generale".
Per il sindacato solo in questo modo si potranno evitare in futuro altri casi di riduzione dei salari e dei diritti cammuffati da esternalizzazioni.
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