Con la proposta del V-Day sull'informazione di Beppe Grillo, un editore come Ciarrapico non potrebbe esistere.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2008]
Tutta Italia discute a proposito delle dichiarazioni, inaccettabili, di filofascismo del candidato del Pdl Giuseppe Ciarrapico. Berlusconi lo difende con la motivazione "è un editore importante, ci serve per vincere, poichè i suoi giornali non ci sono avversi".
Il punto è proprio questo, più ancora delle discutibili idee politiche di Ciarrapico. Ciarrapico non è un editore, per lo meno, non di quotidiani: infatti la catena di giornali locali che lui controlla, forte nel Lazio, non è sua ma è di "cooperative di giornalisti", in realtà una finzione giuridica di cui Ciarrapico si serve.
Si serve di questa finzione perché in questo modo può lucrare ogni anno venti milioni di euro di finanziamenti pubblici all'editoria che vanno alle cooperative di giornalisti che gestiscono quotidiani.
Per evitare casi come questo, Beppe Grillo il 25 aprile a Torino ha indetto un nuovo V-Day dedicato all'informazione, in cui lancerà la proposta di abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria. Un altro appuntamento che nasce dalla Rete, che i giornali stanno praticamente ignorando ma che è di estrema attualità, come si può vedere.
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