Il rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni sarà il primo banco di prova dello scontro in atto fra i sindacati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-01-2009]
L'accordo separato fra i sindacati Cisl e Uil e la Confindustria e il governo sul modello contrattuale ha il suo banco di prova con qualche giorno di anticipo nel rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni, scaduto il 31 dicembre scorso.
Per la prima volta nella storia della categoria dei lavoratori delle telecomunicazioni, i sindacati confederali si presentano con piattaforme separate. Questo avviene in un momento di grave crisi generale dell'economia internazionale e di crisi occupazionale nelle Telco italiane.
Si va dai 250 esuberi di Tiscali ai 1.000 di Eutelia, ai mille e più addetti di Cos in cassa integrazione (per ora sospesa) per finire con i 4.000 esuberi di Telecom Italia.
Centosettantacinque euro è la richiesta media di aumento contrattuale secondo la Cgil, contro un aumento che la Cisl non quantifica ma che, in base ai calcoli del nuovo tasso di inflazione, potrebbe essere intorno ai 140 euro. Tra le altre materie di divergenza ci sono poi gli enti bilaterali congiunti imprese-sindacati per l'assistenza sanitaria integrativa e altre ancora.
E' difficile prevedere come queste differenze possano essere appianate. Mentre la Cgil invoca referendum decisionali aperti a tutti i lavoratori, la Cisl contempla consultazioni solo per gli iscritti e comunque è fortemente allineata con il segretario Bonanni, deciso ad andare giù pesante con la Cgil di Epifani.
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