Un capitolo ricco di prospettive nuove ed entusiasmanti è quello della telechirurgia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-01-2004]
Come è stato per la nascita di Internet, la telechirurgia è nata nei laboratori dell'esercito statunitense e solo dopo è stata trasferita nell'ambito civile.
Le prime applicazioni sono state nei campi di battaglia e sulle navi della Marina americana, dove vennero eseguiti molto interventi in laparascopia da un robot comandato da un chirurgo che si trovava all'ospedale militare di Landshul in Germania, a 4.000 chilometri di distanza.
Il primo intervento di chirurgia a distanza è stato realizzato già nel 1995 a Milano dall'urologo Enrico Pisani che ha eseguito una biopsia alla prostata di un paziente situato al Policlinico, a 5 km di distanza dal chirurgo, che operava dalla sede del Politecnico.
Invece del camice, indossava giacca e cravatta e ha usato una penna ottica invece del bisturi; le immagini venivano trasmesse in diretta Tv attraverso circuito chiuso ad una sala operatoria lontana centinaia di km da Orbassano. Il Dr. Francesco Porpiglia ha guidato un chirurgo suo allievo per asportare un surrene malato.
L'intervento è perfettamente riuscito: l'operazione è stata eseguita in laparoscopia cioè senza uso del bisturi attraverso due incisioni e due minuscole sonde che entrano nelle incisioni.
Una microtelecamera su una terza sonda proiettava su schermo ciò che accadeva nella cavità addominale: attraverso una linea veloce Isdn, quelle immagini sono state trasmesse in tempo reale da Modena a Orbassano, dove il dottor Porpiglia tracciava sullo schermo del computer in rete, con la speciale penna ottica, il percorso migliore che il chirurgo a Modena doveva seguire per le incisioni.
Intervenire in laparoscopia significa non entrare in contatto con la parte malata e questo chiede una maggiore abilità rispetto alla chirurgia tradizionale e l'Ospedale di Orbassano è considerato un centro di eccellenza, in questo modo un chirurgo di questo ospedale può mettere a disposizione la sua competenza, affiancando i colleghi, senza doversi spostare dalla sua sede.
I pazienti sono informati della presenza di un aiuto-chirurgo virtuale ed anche se la linea dovesse cadere il chirurgo che materialmente opera può continuare l'intervento.
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