(Zio Paperone e) l'auto alla clorofilla

Ottenere energia pulita imitando le piante è possibile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-05-2013]

In occasione dell'Expo di Shanghai, l'americana General Motors e la cinese SAIC presentarono YeZ, una concept car che per alimentarsi sfrutta i principi della fotosintesi clorofilliana.

Per spostarsi adopera un motore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio; la ricarica di queste ultime può avvenire in modi diversi.

Un primo modo è l'utilizzo dei pannelli solari posti sul tetto; poi vi sono le miniturbine eoliche poste nelle ruote. Ma l'alternativa più interessante è quella che, proprio come fa una pianta, permette alla YeZ di assorbire Co2 dall'atmosfera emettendo ossigeno.

La carrozzeria è infatti costituita da composti chiamati MOF (Metal-Organic Framework) che catturano l'anidride carbonica e le molecole d'acqua presenti nell'aria; tramite l'azione di microorganismi vengono rilasciati gli elettroni che generano la corrente elettrica.

SAIC prevedeva una realizzazione commerciabile della YeZ entro il 2030 (il tempo necessario per affinare la tecnologia e trasformare in concept in qualcosa di concreto), e in effetti dal 2010 non ci sono stati molti aggiornamenti. L'articolo continua dopo il video.

Ora però un gruppo di ricercatori dell'Università della Georgia annuncia di aver sviluppato un sistema che permette di utilizzare il processo di fotosintesi per produrre elettricità in modo pulito.

La chiave sta nei tilacoidi, le strutture che nelle piante accumulano l'energia ottenuta dal sole.

Gli scienziati americani hanno alterato le proteine presenti all'interno dei tilacoidi in modo da interrompere il flusso di elettroni e hanno collegato le strutture a nanotubi di carbonio spessi 50.000 volte meno di un capello umano; i nanotubi hanno svolto la funzione di un conduttore, rimuovendo gli elettroni dalla pianta e spostandoli lungo un filo.

Sebbene ci sia ancora del lavoro da fare, la tecnica scoperta dai ricercatori ha già permesso di ottenere livelli di correnti due volte superiori a quelli dei sistemi attuali basati su i pannelli solari.

«L'energia pulita è il bisogno di questo secolo» spiega Ramaraja Ramasamy, responsabile del team che ha effettuato la scoperta. «Questo approccio un giorno potrà permetterci di generare energia pulita dalla luce del sole, utilizzando sistemi basati sulle piante».

E chissà che un giorno l'auto alla clorofilla di disneyana memoria non diventi realtà.

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