La donna resa cieca da un videogioco

Secondo i medici la causa sta proprio nel troppo tempo passato a giocare con lo smartphone.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-10-2017]

videogame

Wu Xiaojing è lo pseudonimo di una ventunenne cinese che, quando non lavora, adotta una routine giornaliera del tutto particolare.

Appassionata del videogioco multiplayer per smartphone Honour of Kings, popolarissimo in Cina, quando ha la giornata libera si alza alle sei del mattino, fa colazione, e poi gioca ininterrottamente fino alle 16.00.

Poi mangia qualcosa, fa un pisolino, si risveglia e continua a giocare fino all'una o alle due di notte.

Se ora Wu Xiaojing è diventata famosa, però, non è soltanto per questa sua passione, che forse è più corretto definire ossessione o dipendenza, ma perché il suo attaccamento al videogioco l'ha fatta diventare cieca a un occhio.

Lo scorso 1 ottobre, giorno di festa, ha passato l'intera giornata a giocare. Dopo cena, s'è accorta di non vedere quasi più nulla da un occhio, ed è stata portata all'ospedale di Nancheng.

Lì i medici le hanno diagnosticato una occlusione dell'arteria retinica, un fenomeno che si riscontra con maggiore facilità nei pazienti anziani.

Secondo quanto dichiarato da uno specialista dell'ospedale a un giornale locale, la causa del disturbo sarebbe da ricercare proprio nel «gioco eccessivo» con lo smartphone.

Occorre precisare che altri medici non sono d'accordo. Il dottor David Allamby, direttore di una clinica oculistica di Londra, intervistato dal Daily Mail ha dichiarato che le possibilità che sia stata proprio l'intensa attività videoludica della donna a causare l'occlusione sono «scarse».

Egli ritiene più probabile che la causa sia una qualche malattia cardiovascolare non diagnosticata, anche se ammette che è stata rilevata una correlazione tra l'emicrania e l'occlusione dei vasi sanguigni della retina.

Solo nel caso - spiega il dottor Allamby - in cui il videogioco abbia causato emicrania alla donna si può ipotizzare un collegamento tra la sua passione e quanto le è capitato.

cieca videogioco
Wu Xiaojing intervistata in ospedale, con uno smartphone tra le mani.

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