Studio rivela: molti smartphone Android mentono sulle patch di sicurezza

Invece di installarle, si limitano ad aggiornare la data.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-04-2018]

android patch srl

Degli oltre due miliardi di utenti Android nel mondo, pochi sapranno che Google ogni mese rilascia delle patch di sicurezza per il proprio sistema operativo.

Chi ha un dispositivo Pixel o Nexus, i cui aggiornamenti sono gestiti direttamente da Google, riceve immediatamente le correzioni. A tutti gli altri, invece, non resta che affidarsi con fiducia alla solerzia dei vari produttori.

Ebbene, secondo una ricerca condotta da Security Research Labs (Srl), tale fiducia rischia di essere mal riposta.

Analizzando i firmware di 1.200 smartphone, Srl ha scoperto non solo che ad alcuni di essere mancavano alcune patch di sicurezza, ma che in certi casi i produttori hanno la brutta abitudine di mentire fingendo che le patch siano installate, anche se in realtà non lo sono. L'articolo continua qui sotto.

Srl ha infatti rilevato come in una porzione non insignificante degli smartphone esaminati la procedura di aggiornamento non provvede davvero ad apporre le correzioni, ma si limita a cambiare la data dell'ultimo update. Così l'utente si convince di essere protetto quando invece le falle sono ancora aperte.

Nella classifica stilata da Security Research Lab, il comportamento peggiore è quello tenuto da Tcl e Zte: sui loro smartphone mancano almeno 4 patch, se non di più.

Un po' meglio si comportano Htc, Huawei, LG e Motorola: in questi casi le patch mancanti sono 3 o 4. Risalendo ancora troviamo Xiaomi, OnePlus e Nokia (da 1 a 3 patch mancanti) e in cima, tra i più virtuosi, incontriamo Google (ovviamente), Sony, Samsung e Wiko, nei dispositivi dei quali manca al più un aggiornamento.

Informata della situazione, Google ha apprezzato gli sforzi dei ricercatori ma ha anche cercato di placare gli animi, spiegando da un lato che alcuni dei dispositivi analizzati non erano dispositivi Android certificati (e dunque non rispettavano gli standard imposti da Google stessa), e dall'altro che le caratteristiche di sicurezza di Android rendono difficile una violazione anche qualora ci siano delle vulnerabilità non corrette.

«Gli aggiornamenti di sicurezza» - ha spiegato Scott Roberts, responsabile proprio della sicurezza di Android - «sono uno dei molti strati adoperati per proteggere i dispositivi Android e gli utenti. Le protezioni integrate nelle piattaforme, come la pratica del sandboxing delle applicazioni, e i servizi di sicurezza, come Google Play Protect, sono egualmente importanti».

Sebbene i ricercatori stessi siano in linea di principio concordi con queste affermazioni di Google, resta il problema dell'onestà di quei produttori di dispositivi che fingono soltanto di installare gli aggiornamenti di sicurezza, una pratica che altro non è se non una presa in giro degli utenti.

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