L'amministratore delegato di Telecom ne ha per tutti: Facebook, Google, Apple e Skype comprometteranno il mercato TLC italiano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2010]
Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom, non ne può più: è stufo del fatto che i grandi nomi della tecnologia sfruttino impunemente la rete per generare i propri consistenti profitti.
Nel mirino di Bernabè ci sono Apple per via di iTunes, Google per la pubblicità online, eBay e Skype per il VoIP e Facebook per essere il social network per antonomasia, sul quale gli utenti italiani passano almeno sei ore al mese.
Tutti costoro "sfruttano commercialmente la nostra rete senza pagare". Peggio: pur essendo partiti al di fuori dello specifico ambito degli operatori di Rete, Bernabé teme che possano andare a insidiarlo.
Bernabè non dice chiaramente dove voglia andare a parare. Forse si aspetta che venga istituita una tassa sull'uso di Internet da parte dei maggiori "consumatori" di banda?
Oppure l'amministratore di Telecom ha semplicemente paura dei colossi americani, che hanno un'aria più flessibili ed efficiente del nostro ex monopolista.
Quasi a voler trovare un sostegno istituzionale alle proprie opinioni, Bernabè ricorda anche che questi soggetti, "sottraggono risorse non solo al settore nazionale delle tlc ma anche all'erario in quanto, essendo localizzati all'estero, pagano imposte solo sugli utili generati in Italia".
Non si tratta, in ogni caso, di un discorso fatto tanto per parlare: Bernabè pretende che si intervenga perché quelli che lui percepisce come gravi problemi, "se non affrontati con la dovuta tempestività e consapevolezza anche dalle istituzioni, sono destinati a compromettere la sostenibilità economica dell'attuale modello di business delle Tlc", ovvero a rompere le uova nel paniere a Telecom.
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