Come riconoscere i falsi profili in Facebook

Miniguida per riconoscere a colpo sicuro i finti amici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-02-2012]

facebook falsi profili

Se può presentarsi come il maggior social network del mondo, è anche perché può vantare la bellezza di 850 milioni di utenti.

Il soggetto, naturalmente, è Facebook, e il numero di coloro che lo frequentano non fa che confermarne la fama e l'attrattiva. Tuttavia, non tutti i profili presenti sul sito corrispondono a persone reali.

In realtà, proprio in virtù del successo ottenuto, Facebook è diventato una piattaforma particolarmente interessante per spammer, scanner e malintenzionati digitali in genere, che si costruiscono profili tanto affascinanti quanto fasulli al solo scopo di far cadere in trappola gli utenti più ingenui.

Barracuda Networks, azienda che si occupa di sicurezza informatica, ha di recente pubblicato un rapporto in cui elenca le caratteristiche che permettono di distinguere un falso profilo da uno reale.

Vi sono infatti alcune caratteristiche ricorrenti, all'interno dei cosiddetti fake, che permettono di distinguerli al volo (anche da un sistema automatico) da quelli che rappresentano persone reali.

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Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

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Per esempio, il 97% dei profili fasulli afferma di appartenere a una donna (mentre soltanto il 40% degli utenti reali lo è), e il 60% circa dei fake sostiene di appartenere a bisessuali, quando la percentuale tra le persone realmente esistenti è del 6%.

Ancora, Barracuda rivela che i fake hanno un sacco di amici, circa sei volte di più rispetto a quanti ne vantino, in media, gli utenti in carne e ossa: 726 contro 130.

Chi si nasconde dietro un profilo falso è poi attivissimo nell'appiccicare i tag alle foto: se una media normale prevede che venga inserito un solo tag su quattro foto, i fake strafanno e viaggiano su una media di 136 tag ogni quattro fotografie.

Se tra gli amici avete un contatto che presenta tutte queste caratteristiche, iniziate a diffidare, soprattutto se appartiene a una sconosciuta che nemmeno ricordate di aver mai incontrato in Rete: ci sono buone probabilità che voglia soltanto utilizzarvi per la propria campagna di spam, o peggio.

Secondo Barracuda, infatti, lo spam è il minore dei mali che può capitare: un falso amico potrebbe anche riuscire a impadronirsi del vostro account grazie al sistema degli amici fidati; né bisogna sottovalutare il pericolo del phishing o di altri tipi di attacco.

Per compiere lo studio, l'azienda ha utilizzato non solo dati pubblici ottenibili direttamente dai social network e dal sondaggio della Rete (per determinare quale sia il comportamento di un utente tipico) ma anche un proprio strumento che poi ha messo a disposizione gratuitamente in Rete: si chiama Profile Protector ed è progettato per sondare Facebook (ma anche Twitter) alla ricerca di attività sospette.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Evidentemente le reali evidenze sono talmente evidenti da poter essere tralasciate da chi elenca alcune caratteristiche che normalmente sono sottovalutate. :D Oltre alla critica potresti anche elencare quali siano a tuo parere le 'reali evidenze' o le ritieni talmente evidenti che noi umili e miopi ignoranti non siamo degni di... Leggi tutto
20-2-2012 19:31

{Fabrizio}
Non conosco questa società che ha prodotto tale decalogo del fake profile, ma di certo posso asserire che ha evidenziato tutto meno che le reali evidenze che i falsi profili lasciano sul social network. Quindi assolutamente non corretti i parametri evidenziati da tale società.
20-2-2012 13:28

quis custodiet ipsos custodes? Leggi tutto
19-2-2012 22:43

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