Scienziati britannici dimostrano che la musica moderna fa molto bene all'efficienza delle celle solari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2013]
Si dice che la musica faccia bene alle piante, che aiuti le mucche a produrre più latte e che in generale abbia effetti benefici su moltissime creature; a quanto pare, piace anche ai pannelli solari.
Ricercatori dei londinesi Queen Mary University e Imperial College, hanno scoperto che la musica rock e la musica pop aumenta l'efficienza di un tipo particolare di celle solari, quelle dotata di speciali "nanobarre".
Gli scienziati hanno popolato la superficie di un pannello con miliardi di minuscole barre di ossido di zinco ricoperte da un polimero attivo.
Grazie alle proprietà del materiale utilizzato (tra cui l'effetto piezoelettrico) i ricercatori britannici hanno scoperto che un suono di intensità pari a 75 decibel (all'incirca quella del rumore di una strada o di una stampante da ufficio) migliora le prestazioni della cella in modo significativo.
Finora si pensava che l'effetto piezoelettrico non potesse influire sull'efficienza delle celle solari: «Credevamo che le onde sonore, le quali producono fluttuazioni casuali, si cancellassero l'una con l'altra, quindi non ci aspettavamo nessun effetto complessivo sulla produzione totale di energia» spiega il professor James Durrant.
In realtà non solo le onde non si sono cancellate a vicenda, ma alcune frequenze hanno amplificato la produzione di energia, «a volte in maniera davvero notevole, considerando la minuscola quantità di energia sonora che abbiamo impiegato». L'articolo continua dopo il video.
«Abbiamo provato» - continua Durrant - «a riprodurre della musica anziché semplici suoni, e ciò ci ha aiutati a esplorare gli effetti dei diversi toni. Abbiamo rilevato la differenza maggiore quando suonavamo musica pop anziché musica classica; adesso sappiamo che ciò si deve al fatto che le nostre celle solari acustiche rispondono meglio ai suoni acuti presenti nella musica pop».
In questo modo gli esperimenti hanno portato ad aumentare l'efficienza dei pannelli addirittura del 40%.
Gli scienziati ritengono che questa scoperta possa aiutare a trovare nuovi modi per fornire energia a quegli apparecchi esposti a vibrazioni acustiche, come i condizionatori d'aria o quelli installati sui veicoli.
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