La seconda parte della recensione (negativa) a Interstellar.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2014]
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Interstellar, la recensione
Avviso SPOILER - Non andare avanti nella lettura se non vuoi avere anticipazioni significative sulla trama del film.
La scena degli insegnanti che redarguiscono il protagonista, Cooper, perché insegna alla figlia che siamo davvero andati sulla Luna, mentre i libri di testo scolastici "corretti" insegnano che le missioni lunari furono una messinscena per mandare in bancarotta i sovietici, mi ha fatto accapponare la pelle: fa vedere il mondo come sarebbe se i complottisti andassero al potere. La sorpresa di scoprire subito dopo che la NASA è diventata un'organizzazione clandestina è notevole, però scivola presto nel ridicolo.
Che ci fa un drone indiano che gira impunemente nei cieli americani? Non si capisce cosa c'entri con tutto il resto e perché dobbiamo spendere interi minuti a rincorrerlo, oltretutto falciando con un SUV chilometri di quel granturco che è diventato così prezioso. O meglio, il perché viene dato, ma è ancora più irritante perché poi non se ne sa più nulla e non serve a niente nel resto della trama.
E che dire di Cooper, che passa da ex pilota dedito da anni all'agricoltura a pilota di veicoli interstellari in men che non si dica (neanche il tempo del raccolto)? Quando ha studiato il manuale di bordo e il piano di missione? Come fa poi a pilotare un apparecchio che non ha mai preso in mano prima e calcolare sui due piedi rotte intorno a buchi neri rotanti che non sa neanche come funzionano?
Chiediamoci anche come fa la NASA a collaudare di nascosto un missile spaziale gigante (che ha una somiglianza notevolissima con un Saturn V delle missioni Apollo) e come fa a tenere segreto tutto quanto dopo ogni lancio (prima di Cooper ce ne sono stati parecchi altri): possibile che nessuno si accorga del decollo di un bestione alto cento metri, visibile da mezzo continente? E pazienza se Cooper dice che la stella più vicina a noi è a migliaia di anni luce (no, è a circa quattro); forse intendeva una stella con pianeti abitabili). No, mi spiace: se si fa un film con grandi pretese di realismo e si ripete ossessivamente nella campagna promozionale che sono stati scomodati i migliori esperti per rendere Interstellar scientificamente corretto e poi si fanno scivoloni come questi, io mi sento preso in giro.
L'attracco all'astronave madre rotante è preso di peso da 2001, ma in 2001 la stazione era grande e pertanto le bastava ruotare abbastanza lentamente, mentre qui è piccina e quindi per generare un effetto centrifugo sufficiente gira molto rapidamente su se stessa. E che fanno i geni della NASA? Tappezzano l'astronave di finestrini, così gli astronauti vedono continuamente l'universo intero che gira davanti ai loro occhi. Poi ci si meraviglia che a uno degli astronauti viene la nausea.
Quando trovano Matt Damon ibernato e viene inquadrato il suo robot scassato, si capisce subito che c'è qualcosa che non va nella sua giustificazione del danno e che di lui non c'è da fidarsi. Suvvia, Nolan, non siamo stupidi: conosciamo il Fucile di Chekhov. Sappiamo che se viene mostrato o citato un particolare che sembra essere irrilevante per la trama, quel particolare diventerà rilevante in seguito. O lo introduci bene, integrandolo nei dialoghi in modo naturale, o ti fai sgamare. Farlo addirittura due volte nel giro di pochi minuti (quando Damon chiede, senza alcun motivo, se Cooper ha un trasmettitore a lungo raggio) è un po' un insulto all'intelligenza dello spettatore.
E a proposito di Matt Damon, l'idea che un astronauta addestrato, capace di sopravvivere per anni da solo su un pianeta totalmente inospitale, sia così cretino da non rendersi conto che se apre verso il vuoto il portello pressurizzato ci saranno conseguenze catastrofiche che lo ammazzeranno è semplicemente ridicola.
Il guaio è che anche Cooper è altrettanto cretino. Non solo gli devono fare il disegnino per spiegargli cos'è un wormhole (e glielo fanno durante la missione, che dirglielo prima pareva maleducato), ovviamente a beneficio del pubblico (espediente di sceneggiatura trito e maldestro), ma durante la colluttazione con Matt Damon, mentre quest'ultimo cerca di sfondargli il casco con il proprio per farlo soffocare (a 1h:55min), Cooper si mette a cercare di ragionare con lui, dicendogli testualmente che se fa così ha il 50% di probabilità di rompere il suo stesso casco. Giuro. Perché parlare di calcolo delle probabilità è il modo migliore per far cambiare idea a un pazzo omicida che ti sta prendendo a craniate. Non solo è stupido: è ridicolo.
L'astronave rotante, oltretutto, una volta che è stata semidistrutta dall'incidente dovrebbe perdere la stabilità di rotazione, come una trottola rotta, e invece la mantiene perfettamente. Inoltre preferisco sorvolare sull'assurdità alla Armageddon dell'attracco rotante improvvisato da Cooper e concluso da una delle battute più chucknorrisiane del film ("Non è impossibile: è necessario!", a 2h:7min).
Che dire, poi, di tutto quello sdolcinato monologo sull'amore che sarebbe una forza reale che supera lo spazio e il tempo? Non sto parlando dell'amore come sentimento che ci spinge a fare cose straordinarie, ma di amore da includere nelle equazioni dello spaziotempo come entità concreta che consente di comunicare all'indietro nel tempo. Certo, alla fine del film si capisce che è un'ipotesi errata, ma allora perché perdere tempo e confondere lo spettatore? Sembra un concetto scopiazzato dal Quinto Elemento e non c'entra nulla con tutto il resto. Soprattutto in un film che, a differenza dell'adorabile Elemento, si prende mortalmente sul serio e si vanta di essere scientificamente rigoroso.
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Se la piaga delle piante consuma l'azoto dell'atmosfera, come spiega Michael Caine a 28 minuti dall'inizio ("We don't even breathe nitrogen. The blight does, and as it thrives, our air gets less and less oxygen"), perché mai l'umanità rischia di soffocare? Gli esseri umani, appunto, non usano l'azoto atmosferico, e non lo fanno neanche le piante (usano l'azoto nel terreno). Se la piaga consuma l'azoto atmosferico, la percentuale d'ossigeno aumenta. Non ha senso. Perché non dire semplicemente che la piaga uccide le piante e quindi l'umanità soffocherà perché non ci saranno più piante a generare ossigeno?
Se il veicolo spaziale usato da Cooper è in grado di decollare da solo da un pianeta con una gravità terrestre, perché ha bisogno di essere installato su un supermegamissile per lasciare la Terra (aggiornamento: c'è qualche possibile giustificazione nei commenti qui sotto)?
E che dire di Cooper che viene esposto per la prima volta a uno spaziotempo pentadimensionale e riesce in pochi secondi a capire come funziona e a manipolarlo talmente bene da mandare un messaggio in Morse? Se è così magicamente bravo, perché usa un sistema così criptico come la lancetta dell'orologio? Perché gli esseri umani pentadimensionali del futuro non fanno semplicemente apparire il messaggio nel laboratorio della NASA? E come fa Cooper a continuare a manipolare la lancetta quando Murph porta via l'orologio dalla libreria? Perché Murph, invece di mettersi a trascrivere subito il messaggio, ne perde il primo pezzo correndo fuori ad annunciare agli altri che papà sta comunicando?
Mi spiace, ma questa non è fantascienza: è fantasy sentimentale con le astronavi. Quelli che ho elencato sono incoerenze e assurdità all'interno delle premesse della trama talmente grosse che mi tirano fuori dal film. Io sono entrato al cinema sperando di farmi incantare dal senso del meraviglioso e ne sono uscito totalmente deluso. Scusate lo sfogo.
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