Il Consiglio europeo approva una raccomandazione che vieta il controllo a distanza dei lavoratori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2015]
Il Consiglio d'Europa, l'organizzazione che comprende tutti i Paesi dell'Unione Europea più altri che non vi aderiscono come Islanda e Norvegia, ha approvato in sede di Consiglio dei Ministri dei Paesi rappresentati una raccomandazione sull'utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche per il controllo a distanza dei lavoratori.
La raccomandazione, pur non avendo un valore vincolante per i Paesi membri come l'Italia, potrà valere in sede giudiziaria in caso di violazione del diritto alla privacy dei lavoratori.
Con la raccomandazione il Consiglio europeo chiede ai Paesi membri di evitare di introdurre nella propria legislazione elementi ingiustificati e irragionevoli che consentano l'interferenza nella vita privata dei lavoratori attraverso tecnologie informatiche.
Non si può, secondo la raccomandazione, usare normalmente le tecnologie informatiche e telematiche al solo scopo di controllare l'attività professionale dei lavoratori.
I sistemi di controllo non potranno mai essere installati in mense, spogliatoi, aree ricreative in cui i lavoratori sostano.
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L'accesso alle email aziendali potrà essere consentito solo se è indispensabile per terminare un lavoro e se il lavoratore ne è avvisato.
Il lavoratore avrà il diritto di sapere quali dati e perché il datore di lavoro raccoglie su di lui; potrà visionarli ed eventualmente chiederne la correzione o addirittura la cancellazione.
Inoltre vengono limitate le informazioni che un datore di lavoro può legittimamente raccogliere sul lavoratore.
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