La foglia artificiale che produce medicine

È veloce, sostenibile e funziona persino su Marte.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-01-2017]

foglia artificiale medicine

Ispirandosi al processo di fotosintesi, tramite il quale gli alberi usano la luce del sole, l'acqua e l'anidride carbonica per produrre sostanze organiche, un gruppo di scienziati olandesi ha creato una foglia artificiale capace di produrre medicine.

A questo scopo i ricercatori del Politecnico di Eindhoven hanno utilizzato dei particolari materiali, noti come Luminescent Solar Concetrators, la cui peculiarità è la capacità di catturare la luce del sole in modo simile alle foglie.

Le molecole di questo materiale riescono a catturare gran parte della luce da cui vengono colpite.

Gli scienziati hanno unito le proprietà degli LSC con le loro conoscenze sui microcanali: minuscole "vene" in cui è possibile far scorrere del liquido sono state inserite in un dispositivo fatto di gomma siliconica LSC.

Il risultato è una «mini-fabbrica» in cui le molecole del liquido entrano in contatto con la luce del sole accumulata dal materiale con un'intensità tale da scatenare delle reazioni chimiche.

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Dmitri Mendeleev, per l'ideazione della tavola periodica degli elementi.
Fred Hoyle, per gli studi sulla nucleosintesi stellare.
Jocelyn Bell Burnell, per la scoperta delle pulsar.
Nikola Tesla, per i suoi lavori sulla trasmissione delle onde radio.
Albert Schatz, per la scoperta della streptomicina (rimedio contro la tubercolosi).
Chien-Shiung Wu, per i lavori sulla legge di conservazione della parità.
Oswald Avery, per gli studi sulla trasmissione dei caratteri ereditari tramite DNA.
Douglas Prasher, per la scoperta della proteina fluorescente verde.
Lise Meitner, per il contributo ai lavori sulla fissione nucleare.

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L'efficacia di questo processo è tanto elevata da aver stupito i ricercatori stessi. «Persino un esperimento condotto in una giornata nuvolosa ha dimostrato che la produzione di sostanze chimiche era del 40% superiore a quella condotta in un simile esperimento ma senza LSC».

Non solo: «Vediamo che ci sono ampie possibilità di miglioramento. Per ora abbiamo a disposizione uno strumento potente che ci permette di produrre in maniera sostenibile e grazie alla luce del sole preziosi prodotti chimici come medicine o agenti protettivi per le colture».

La foglia artificiale permette di fare a meno dei reagenti tossici spesso adoperati per la produzione di certe sostanze chimiche e inoltre pare essere molto più rapida dei procedimenti tradizionali.

«Usare un reattore come il nostro» - concludono i ricercatori - «significa che si possono produrre medicine ovunque, in linea di principio, si tratti di medicinali contro la malaria nella giungla o di paracetamolo su Marte. Tutto ciò che serve è la luce del sole e questa mini-fabbrica».

Qui sotto, il video dimostrativo.

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