[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-10-2025]
Questo è un articolo su più pagine: ti invitiamo a leggere la pagina iniziale
SPID confermato fino al 2030, ma sarà a pagamento
Ora che il futuro dello SPID è al sicuro per altri cinque anni, Poste Italiane ha comunicato ufficialmente che il servizio PosteID rimarrà gratuito per tutti gli utenti fino al 31 dicembre 2030. Nonostante le indiscrezioni diffuse nelle scorse settimane, Poste ha scelto di non introdurre alcun canone. Il gestore di oltre il 70% delle identità SPID attive in Italia si differenzia così da altri gestori che hanno già avviato politiche di tariffazione.
La conferma è stata pubblicata sul sito ufficiale di PosteID, dove si legge che «il servizio SPID di Poste Italiane continuerà ad essere gratuito fino al 31 dicembre 2030». Questo impegno è stato ribadito anche dal CEO Matteo Del Fante, che ha sottolineato il ruolo sociale dell'azienda nel garantire l'accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei privati. La scelta di mantenere la gratuità è stata accolta positivamente da associazioni dei consumatori e da diversi esponenti politici, che vedono in SPID uno strumento importante per l'inclusione digitale.
La notizia arriva in un momento in cui altri gestori SPID come Aruba, InfoCert e Register.it hanno introdotto canoni annuali compresi tra 4,90 e 9,90 euro, giustificati dalla necessità di sostenere i costi di gestione e sicurezza. Il Governo ha previsto contributi pubblici per supportare i gestori, ma ha lasciato libertà di scelta sulle politiche commerciali. Poste Italiane, in virtù della sua posizione dominante e della capillarità territoriale, ha deciso di rinunciare a qualsiasi forma di monetizzazione diretta del servizio.
Il rinnovo della convenzione SPID prevede anche l'istituzione di un tavolo tecnico permanente per migliorare l'usabilità, la sicurezza e l'interoperabilità del sistema. Tra le novità in arrivo, la possibilità per gli utenti di verificare le identità SPID associate al proprio codice fiscale e l'estensione del servizio a persone giuridiche e professionisti. Queste evoluzioni dovranno essere compatibili con il futuro Digital Wallet europeo previsto dal regolamento eIDAS 2.0.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|