Piuttosto che passare a Windows 11, gli utenti si buttano su sistemi alternativi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-07-2025]
In vista della fine del supporto per Windows 10 prevista per il 14 ottobre 2025, un recente post sul blog di Microsoft ha indirettamente rivelato un dato sorprendente: il sistema operativo Windows ha perso circa 400 milioni di utenti attivi negli ultimi tre anni. Se nel 2022 i dispositivi attivi con Windows erano 1,4 miliardi, ora il numero è sceso a 1 miliardo, stando alle stime ufficiali comunicate dal vicepresidente esecutivo di Microsoft Yusuf Mehdi. Questo calo rappresenta una contrazione del 28,6% ed è stato attribuito alla crescente popolarità di dispositivi mobili, a sistemi operativi alternativi come Linux e macOS e alla transizione verso un mondo sempre più mobile-first.
Il contesto di questa perdita è legato a diversi fattori. Un ruolo è giocato dalla fine del supporto a Windows 10, a tutt'oggi il sistema operativo più utilizzato con una quota del 72,2% tra i dispositivi Windows. Con l'approssimarsi della scadenza, Microsoft sta spingendo gli utenti ad aggiornare a Windows 11. Ma molti dispositivi non soddisfano i requisiti minimi, come il supporto al TPM 2.0 e processori compatibili: ciò costringe gli utenti a scegliere tra l'acquisto di nuovo hardware o l'esplorazione di alternative. La campagna per promuovere il passaggio a Linux, combinata con la crescente adozione di macOS su MacBook con chip Apple Silicon, ha offerto opzioni allettanti per chi cerca sistemi più leggeri o economici.
Un altro elemento chiave è il dominio dei dispositivi mobili. Android ha superato Windows come sistema operativo più usato al mondo già nel 2017; oggi continua a erodere la base di utenti PC, soprattutto nei mercati emergenti dove smartphone e tablet sono spesso l'unico dispositivo. L'ascesa di soluzioni cloud come Windows 365, che permette di accedere a un PC virtuale, sta riducendo la dipendenza dall'hardware tradizionale. Questo cambiamento è evidente anche nei dati di vendita; nonostante il boom di PC durante la pandemia, il mercato globale è ora tornato a contrarsi: c'è stato con un calo significativo delle spedizioni di PC e Mac nel 2024.
Non tutti i 400 milioni di utenti persi si sono spostati su macOS o Linux. Apple ha registrato un calo nelle vendite di MacBook, nonostante la popolarità dei chip M-series. Linux rimane una nicchia apprezzata per lo più da utenti tecnici o aziende. È più probabile che molti utenti abbiano abbandonato i PC in favore di dispositivi mobili o soluzioni cloud: per esempio ChromeOS ha guadagnato terreno nelle scuole e nelle imprese.
Microsoft non sembra in preda al panico. L'azienda ha esteso il supporto a Windows 10 fino tramite il programma Extended Security Updates (ESU): i costi partono da 30 dollari per il primo anno ma raddoppiano ogni anno successivo. Questa mossa è stata accolta come un "salvagente" per gli utenti Windows 10 su hardware non compatibile con Windows 11 ma è stata anche criticata come un tentativo indiretto di spingere gli utenti verso l'upgrade. Parallelamente, Microsoft sta investendo in Windows su Arm e in funzionalità cloud come Windows 365 Reserve: questo consente di alternare PC fisici e virtuali, segno di un adattamento al mondo ibrido e mobile.
Al momento, Windows rimane il sistema operativo dominante per i PC, ma il suo declino riflette un cambiamento nelle abitudini degli utenti, sempre più orientati verso dispositivi mobili e piattaforme alternative. I tagli annunciati da Microsoft colpiranno migliaia di dipendenti nelle divisioni vendite e Xbox e suggeriscono una riorganizzazione strategica per affrontare un mercato in contrazione.
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