Con la "complicità" di Apple, la mafia perseguiterebbe un modello ritrosetto; ma è una storia tutta da ridere.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-08-2009]
Il debutto è tuttavia serissimo: secondo un esposto presentato a un giudice del Missuri, la casa di Cupertino in accordo con l'Onorata Società di New York si sarebbe resa colpevole di minacce, stalking e torture psicologiche.
Sono così serviti tutti quelli che accusano le persone di razza bianca caucasica di essere freddi e privi di fantasia nella vita sociale e privata; a risollevarne le sorti nell'immaginario collettivo ci ha pensato un certo Gragory McKenna, che stando a quanto pubblica Apple Insider, sostiene di essere psicologicamente e in continuazione aggredito perché, a causa forse della sua avvenenza, alla fine si decida a far parte dell'equipe di modelli gestiti dalla mafia d'oltre oceano.
Sostiene infatti il McKenna di ricevere, tramite le apparecchiature Apple in suo possesso ma altresì sulle automobili sue e della madre, tutte opportunamente modificate, continue minacce, larvate o in codice, dopo aver rifiutato l'invito rivoltogli tempo prima da mafiosi d'origine italiana che volevano obbligarlo a diventare uno di quei "modelli" forzosamente arruolati e gestiti dalla criminalità americana.
Con il produttore di Cupertino sono (ovviamente) finiti nel mirino la polizia di Los Angeles, "rea" di non aver dato ascolto alle lamentele dell'uomo, l'FBI e il meccanico "di fiducia". Bisogna ammettere che, nell'insieme, è comunque pubblicità per i prodotti Apple, che evidentemente vantano capacità multimediali oltre ogni ragionevole aspettativa.
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merlin