Dalla Svizzera con amore e con licenza GPL un grosso aiuto per gli scrittori in erba e non.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2010]
Chiunque abbia provato a buttar giù qualcosa di maggior respiro di un racconto breve, sa che il difficile non è tanto avere idee o cose da dire quanto l'organizzazione complessiva di quanto si viene scrivendo via via; dalla congruenza dei personaggi nei loro vari aspetti e ambientazioni ai fatti di cui sono protagonisti o semplici spettatori.
A maggior ragione un rigoroso controllo di tutti gli elementi suddetti si rende necessario per gli autori teatrali, dove le ambientazioni sono elementi spesso fondamentali perché funzionali alla trama e quindi allo svolgimento del racconto.
Al soccorso di chi si voglia improvvisare narratore senza incorrere in grossolani errori di coerenza esiste StoryBook, un utilissimo software ora alla versione 2.1.12 che permette di organizzare i vari elementi di un racconto, dai personaggi alle location, dall'apetto fisico alle azioni fino alla caratterizzazione psicologica e comportamentale.
Il concetto, pur senza averne l'aspetto, è fondamentalmente quello che sta alla base di un comune programma di Office Project, per cui si può programmare sin dall'inizio il contenuto del canovaccio e i tempi di svolgimento della o delle azioni, pur senza il vincolo dei tempi di realizzo che sono ovviamente variabili.
In più è possibile creare i data base dei luoghi, dei personaggi e persino dei capitoli, creando ed esportando un report del lavoro svolto in tutti i formati più usati. Per prendere confidenza con le varie feature esiste persino un demo abbastanza dimostrativo delle varie possibilità; occorre tuttavia fare attenzione per non sovrascrivere i file esistenti.
Oltre ad essere Open Source, il software si avvale della licenza GPL 3 nonché della localizzazione per una quindicina di lingue tra la più comuni, compreso il cinese standard; la personalizzazione nella nostra lingua è accurata, peccato che l'help in linea, per altro assai dettagliato, si trovi solo sul sito del distributore e solo in lingua inglese il che potrebbe creare qualche difficoltà ai non anglofoni.
In compenso il software è pensato anche per sistemi Linux oltre che per l'onnipresente Windows Vista compatibile, senza di che non avrebbe probabilmente storia; per i Mac ci sarà da attendere ancora qualche tempo, oppure ricorrere a uno dei numerosi software di virtualizzazione.
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