Con una stampante 3D è possibile convertire i brani digitali in dischi a 33 giri, per la gioia degli audiofili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-01-2013]
Ci sono tecnologie che, anche se sopravanzate da alternative più moderne e, sulla carta, migliori, mantengono una propria schiera di fedelissimi pronti ad affermarne la superiorità contro le evoluzioni più recenti.
Una di questa è quella rappresentata dai dischi in vinile, che hanno dignitosamente resistito all'avvento delle audiocassette (ormai abbondantemente sul viale del tramonto anch'esse), dei CD e degli MP3, difesi da un esercito di audiofili che ne amano il suono, preferito senz'ombra di dubbio (e non senza ragione) alle controparti digitali degli anni successivi.
Il problema è che, ormai, non è propriamente facile trovare i propri brani preferiti pubblicati su vinile. A risolvere questo problema viene però in aiuto la tecnologia: in particolare, a salvare la situazione pensano le più recenti stampanti 3D.
Adoperando infatti una di queste stampanti e un algoritmo di conversione da lei stessa progettato, Amanda Ghassaei (che lavora per il sito Instructables) ha creato un apparecchio in grado di convertire gli MP3 in dischi da ascoltare su un normale giradischi: 3D Printed Record.
I file digitali diventano così dischi a 33 giri; allo stato attuale, la qualità dell'audio è decisamente bassa, e il risultato ha una frequenza di campionamento pari a 11 kHZ, e una risoluzione di 5/6 bit, ma i brani sono comunque riconoscibili, come dimostra il video che riportiamo più sotto.
Per la stampa, Ghassaei ha utilizzato una ObjetConnex500, che ha una risoluzione di 600 dpi sugli assi x e y e 16 micron sull'asse z.
Nonostante l'elevata risoluzione della stampante - ammette la stessa ideatrice del progetto - «la Objet è ancora almeno un ordine di grandezza o due al di sotto della risoluzione di un vero disco in vinile».
Qui sotto, il video dimostrativo realizzato da Amanda Ghassaei.
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Benny