Un giovane accusato di rapina a mano armata è stato prosciolto in istruttoria, avendo inviato un "poke" a un'amica giusto prima che avvenisse il fatto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-11-2009]
Giusto o sbagliato che sia, almeno negli Stati Uniti le nuove tecnologie sembrano entrate alla grande tra le più delicate istituzioni dello Stato; e l'informatizzazione attiva e passiva sembra occupare uno spazio via via maggiore.
Della ventata innovativa questa volta si è giovato il diciannovenne Rodney Bradford, dopo una dozzina di giorni di carcere preventivo, in quanto accusato di rapina a mano armata a Brooklyn, quartiere dova abita.
Proclamandosi innocente, il giovane ha invocato a prova la circostanza di aver "pokato" la fidanzata dal Pc del padre residente ad Harlem appena un minuto prima della rapina, circostanza confermata da Facebook.
Di converso, Facebook è a sua volta divenuto pericolosamente mezzo di prova a carico di un indagato; infatti risulta che una donna sia stata arrestata, stavolta senza altre testimonianze in merito, per aver inviato un messaggio ad una persona che il tribunale le aveva vietato di contattare.
Inutile commentare le pericolose deriva dei precedenti giurisdizionali basati puramente e semplicemente dalle risultanza informatiche; specialmente in Paesi in cui il diritto positivo dei vari stati si forma via via attraverso le sentenze definitive dei tribunali locali.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|