Le vere o presunte violazioni della privacy da parte di Buzz hanno costretto Google a fronteggiare un'azione collettiva.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-02-2010]
Non c'è voluto molto prima che qualcuno si sentisse così offeso dalle - vere o presunte - violazioni della privacy imposte da Buzz da far causa a Google.
Eva Hibnick è la donna americana che ha deciso di dare il via a una class action contro la società di Mountain View, accusandola di violazione del Computer Fraud and Abuse Act: Google si sarebbe resa colpevole di "Compromissione della riservatezza di un computer" e "Trasmissione consapevole e danno intenzionale".
In cambio dei danni subiti, la class action - che secondo i legali della signora Hibnick è portata avanti in rappresentanza dei 31,2 milioni di utenti di Gmail negli Usa - pretende che un'ingiunzione che vieti a Google di ripetere nei prossimi anni quanto fatto con Buzz e, naturalmente, un risarcimento in denaro.
Eva Hibnick ha dichiarato di aver dato il via al contenzioso legale perché si è sentita "tradita" da Gmail.
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