Il videogioco sulla guerra in Afghanistan solleva diverse proteste. Qualcuno ne chiede il ritiro dal commercio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-10-2010]
L'ultimo capitolo della serie Medal of Honor è appena arrivato sugli scaffali ma le polemiche già si alzano aspre.
Al centro c'è l'ambientazione del videogioco: Medal of Honor è una serie di giochi di guerra e stavolta lo scenario non è la lontana seconda guerra mondiale ma l'Afghanistan, ricostruito con accuratezza da Kabul al confine con il Pakistan.
Il realismo profuso da Electronic Arts nella realizzazione del gioco ha sollevato proteste, anche e soprattutto perché si può scegliere se stare dalla parte dell'esercito americano o da quella dei talebani, peraltro prudentemente rinominati forza d'opposizione.
"La Missione in Afghanistan non è un gioco." - ha poi concluso l'onorevole - "Chiederò in tutte le sedi competenti, il sequestro in tutta Italia del videogioco".
Di Stanislao non è solo in questa richiesta, almeno a livello internazionale: il ministro della difesa del Regno Unito, Liam Fox, già nello scorso agosto aveva espresso l'intenzione di muoversi in questa direzione.
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