Audiweb e il rilevamento dell'audience online

All'inizio di settembre un nuovo organismo ufficiale inizierà le rilevazioni del traffico Internet e la diffusione dei dati relativi all'audience online. Riuscirà Audiweb a guadagnarsi la fiducia del popolo dei navigatori e - soprattutto - dei pubblicitari?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-08-2002]

Audiweb, l'organismo formato da Upa (Utenti Pubblicità Associati), Assap Servizi (associazione delle agenzie di comunicazione), Assomedia (associazioni delle centrali media) e Fedoweb (federazione degli operatori del web), partirà a settembre con le rilevazioni ufficiali.

Le iniziative volte a monitorare l'audience di un mezzo di comunicazione nascono prevalentemente dagli interessi economici delle aziende. Quando parliamo di mezzo di comunicazione ci riferiamo ai mass media per eccellenza: la televisione, la radio, la stampa e Internet.

Sapere che tipo di utente guarda la televisione o ascolta la radio, su quale programma si sintonizza e a che ora, significa riuscire a definire il proprio target e quindi a definire una corretta pianificazione della comunicazione commerciale: la famigerata pubblicità. La notorietà, il lancio di un nuovo prodotto, il riposizionamento di un brand, sono tutte realtà aziendali (indipendentemente dal settore di attività) che fanno i conti con l'utilizzo dei mezzi di comunicazione.

Cosa c'entra Internet in tutto questo? La grande rete raggiunge milioni di navigatori ogni giorno. L'audience di radio, televisione e stampa sono monitorate rispettivamente da Audiradio, Auditel e Audipress attraverso interviste a campione sulla popolazione italiana. Le tre società si sono formate con l'esplicito intento di fornire dati attendibili e fruibili dalle aziende investitirci in pubblicità sui grandi mezzi, anche se spesso ragioni "politiche" bloccano le ricerche. I dati Audipress non uscivano dal lontano 1999. E per Internet?

Anche per Internet si pensa a un monitoraggio che riesca a valutare in modo chiaro l'utenza; così nasce Audiweb. Il rilevamento sarà di due tipi: qualitativo (affidato alla società Ontone Research), volto cioè a capire le caratteristiche sociodemografiche dei navigatori (lo stile di vita, la classe socio-professionale e socioeconomica, il titolo di studio) e il comportamento online degli utenti; un altro di tipo quantitativo, il che significa dati più "grezzi" come il numero di contatti con i siti e le pagine web. Non si tratta dunque di una classifica dei siti più visitati ma di una serie di informazioni che vanno più in profondità.

I dati Audiweb saranno resi noti con frequenza mensile e saranno messi a disposizione gratuitamente a chiunque ne farà richiesta. I proprietari di siti interessati ad entrare nelle rilevazioni dovranno invece iscriversi (non se ne conosce ancora il prezzo; è probabile che si pagherà a seconda della dimensione del sito).

Anche Audiweb a causa di conflitti di interessi è vissuta nel forse ma finalmente dopo due anni di tentennamenti ci si trova al via decisivo. La non felice situazione del mercato pubblicitario online ha probabilmente sbloccato e messo d'accordo gli interessi di tutti. Chi investe in rete avrà finalmente un punto di riferimento univoco per comprendere le dinamiche di "ascolto" del Web.

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