Grazie alla Rapid Start Technology di Intel, il boot avviene in appena cinque secondi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-09-2011]
Il boot velocissimo di Windows 8, svelato da Microsoft in anteprima su uno dei propri blog ufficiali, sta facendo discutere (non tutti credono a quanto promesso) ma anche entusiasmando gli utenti di Windows.
Non è però detto che per ridurre sensibilmente i tempi di avvio sia necessario passare alla prossima versione del sistema operativo creato a Redmond.
Ci sono alcuni accorgimenti che ognuno, a patto di voler fare qualche acquisto, può adottare, come sostituire l'hard disk tradizionale con una unità SSD (certo ancora piuttosto costosa e poco capiente rispetto a un disco rigido, ma decisamente più veloce).
Intel, per esempio, sta lavorando a una tecnologia chiamata Rapid Start Technology che sarà pronta entro la fine dell'anno.
Per certi versi, si tratta di una soluzione che ricorda molto quella adottata da Microsoft per Windows 8 e si appoggia anch'essa a un sistema analogo all'ibernazione.
Rapid Start - ha spiegato Umesh Shah di Intel - pone il sistema operativo in uno stato simile all'ibernazione (bassissimo consumo di energia, lunga durata della batteria) ma dal quale può riemergere in appena cinque secondi.
Condizione per ottenere queste prestazioni è l'utilizzo di un SSD, o per lo meno di un SSD che lavori insieme a un normale hard disk (soluzione ibrida che non è raro incontrare).
Un ultrabook - l'evoluzione dei notebook secondo Intel - equipaggiato con Windows 7 e questa tecnologia dovrebbe in teoria avere tempi di boot rapidissimi.
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