L'antropologia del cyberspazio in un libro del sociologo francese Pierre Lèvy specializzato in Internet.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-10-2002]
Pierre Lèvy è considerato uno dei massimi esperti di sociologia del cyberspazio. E' uscito in edizione economica un suo saggio dal titolo "L'intelligenza collettiva - Per un'antropologia del cyberspazio".
E' un libro che può essere definito come l'apologia delle potenzialità democratiche della rete. In altre parole si parla della possibilità concreta per l'uomo del nostro tempo di passare dalla democrazia rappresentativa o della delega (flagellata da limiti e storture), alla "democrazia diretta" come nell'Agorà ateniese (simbolo della massima espressione di democrazia).
Lèvy afferma: "La politica-spettacolo personalizza spaventosamente le promesse, affascina i cittadini, li atomizza, li massifica, non offre loro alcuna presa sugli affari della città. Bisogna dunque distinguere in modo molto netto la democrazia in tempo reale, che potrà dispiegarsi nel cyberspazio, e la politica mediatica che si basa sul trittico infernale televisione/sondaggi/ elezioni. La democrazia in tempo reale non ha nulla a che vedere con la trasmissione televisiva seguita dal voto attraverso videotel (siamo in Francia dove il minitel è più diffuso della Rete). Al contrario, essa si inscrive nella costruzione lenta ma continua di un dibattito collettivo ed interattivo in cui ciascuno può contribuire a elaborare domande, ad affinare posizioni, a esporre e valutare argomenti, a prendere e soppesare decisioni."
Per Lèvy molte delle obiezioni allo sviluppo della cyberdemocrazia non reggono. Non regge quella contro i costi dal momento che si spende di più in spese militari o burocrazie inutili. Non regge quella contro l'alfabetizzazione informatica, perché essa non trova ostacoli, anzi si diffonde sempre più nella nuove generazioni attraverso piani formativi ad hoc. Come la Tv, che è in ogni casa, ci potrebbe essere un terminale per la democrazia elettronica.
Il problema della cyberdemocrazia allora non è tecnico ma culturale e più propriamente politico perché mette in discussione assetti consolidati del potere il quale a sua volta mette in discussione e vuole ridistribuire.
Scheda:
Titolo: L'intelligenza collettiva
Sottotitolo: Per un'antropologia del cyberspazio
Autore: Pierre Lèvy
Editore: Feltrinelli
Prezzo: Euro 8,50
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