Oltre la metà dei malware creati è destinata al sistema operativo di Google.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-12-2011]
McAfee ha pubblicato i dati relativi alla diffusione del malware nel secondo trimestre di quest'anno, che hanno rivelato un poco piacevole primato della piattaforma Android.
Il sistema operativo di Google ha infatti attratto il 63% del malware totale; per contro, i dispositivi basati su iOS si sono rivelati come i più sicuri: non è stata infatti riscontrata alcuna infezione sui terminali di Apple (escludendo quelli sui cui è stato operato il jailbreak).
Nel rapporto, McAfee sottolinea come sia Android che iOS trovino le proprie radici in Unix e ritiene che la maggior presenza di malware nel primo non sia da addebitare a debolezze intrinseche del sistema, quanto alla maggiore apertura di questo alle applicazioni.
Se, infatti, da un lato Apple esercita un controllo rigoroso sull'App Store, e solo da questo gli utenti possono ottenere il software aggiuntivo, dall'altro Google è molto meno severa.
Esiste certamente un Android Market su cui Google vigila - ma dal quale ha dovuto comunque eliminare 58 app infette sfuggite al controllo - ma i possessori di terminali Android possono installare anche software proveniente da terze parti. L'articolo continua qui sotto.
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Il problema della sicurezza sugli smartphone è, secondo McAfee, ancora sottostimato: innanzitutto dagli sviluppatori, che a volte non considerano la sicurezza una priorità e rilasciano driver e software non perfettamente testati, ma anche dagli utenti.
Dispositivi sempre connessi e che contengono tante informazioni personali sono bersagli appetitosi per i creatori di malware: ecco quindi che proliferano i software progettati per registrare le conversazioni telefoniche, gli SMS o anche la posizione dell'utente grazie al GPS integrato, e che poi inviano questi dati al proprio creatore.
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