Megaupload era pronta a entrare in Borsa

La documentazione preparata per la quotazione smonterebbe tutte le accuse mosse contro Kim Dotcom e soci.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-04-2012]

megaupload quotazione borrsa

Nonostante le accuse che piovono su di lui - dal riciclaggio di denaro all'associazione a delinquere - Kim Dotcom è cristallino nell'affermare che si tratta di invenzioni belle e buone.

Ora una notizia pare dare credito alle dichiarazioni del fondatore di Megaupload: a quanto pare, il colossale cyberlocker stava per farsi quotare in Borsa.

Stando a quanto rivelato da Dotcom stesso al sito TorrentFreak, e poi confermato dall'analista ed esperto Robert Lim, le operazioni per approdare a un'IPO erano già a uno stadio avanzato quando l'intervento dell'FBI ha bloccato tutto quanto.

Negli ultimi mesi Megaupload avrebbe avuto contatti con molte grandi banche e avrebbe anche contattato alcuni dei maggiori revisori dei conti a livello mondiale (i famosi Big Four), proprio per potersi presentare con le carte in regola di fronte a un ingresso in Borsa.

Tra le persone consultate c'è proprio Robert Lim, il quale ha fatto sapere che le possibilità che si aprivano dinanzi a Megaupload erano sostanzialmente due: affrontare un'IPO tradizionale o farsi quotare acquisendo un'azienda già quotata.

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Tra le operazioni indicate dai Big Four e che Megaupload si stava preparando a compiere c'erano «la ristrutturazione della dirigenza per migliorare l'efficienza e la gestione del gruppo e il potenziamento dei controlli interni. In sostanza, i punti chiave che le società private devono affrontare per prepararsi a una quotazione pubblica» come spiega ancora Lim.

Ancora Lim fa presente come tutto ciò difficilmente si concili con l'immagine di grande organizzazione criminale che si vorrebbe appioppare a Megaupload: «Parlando in maniera oggettiva, ciò solleva una questione: c'era davvero la cosiddetta "Mega-cospirazione" tra i dirigenti di Megaupload? È chiaro che i dirigenti stavano esplorando seriamente le opzioni che avrebbero portato la società a una quotazione pubblica», tra cui una profonda analisi di tutte le operazioni.

«Tutto ciò» conclude Lim «non si accorda con l'idea della "Mega-cospirazione" di cui i dirigenti di Megaupload sono accusati».

Pare che i legali del cyberlocker abbiano intenzione di utilizzare tutta la documentazione accumulata in vista della discesa in Borsa proprio per smontare le accuse.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 12)

Infatti con ogni probabilità il processo non si farà come volevasi dimostrare. Ottenuto l'obiettivo meglio evitare situazioni incresciose del tipo MU è innocente per i reati ascritti o mancano le prove ecc...
27-4-2012 12:00

Il problema è un altro, MU non verrà giudicato affatto. Lo scopo era fermarli e causargli quanti più danni possibile. Sapevano bene che non c'erano le basi per alcuna accusa ed è per questo che non si arriverà mai a un processo.
27-4-2012 11:41

@Rinaldo: beh non proprio senza alcun motivo... Se venisse provata la tesi complottistica ma non vi fossero prove per punire il o i complottisti che, con ogni probabilità, sarebbero le lobby dell'intrattenimento o terzi da esse pilotati, il risultato sarebbe comuque per loro ottenuto e questo sarebbe il motivo della chiusura di MU. In... Leggi tutto
22-4-2012 19:45

In parole povere, se li giudicassero innocenti una delle più grandi aziende del web del mondo sarebbe finita senza alcun motivo... :? Quando sento queste cose rimango a dir poco basito...
19-4-2012 18:34

Se vengono solo assolti, ma non si identifica un colpevole nei loro confronti, purtroppo, ad aver vinto è il colpevole. Per vincere quelli di megaupload, occorre che si identifichi un colpevole verso di loro nei cui confronti possano rivalersi dei danni subiti, nonchè fargli beccare una condanna penale, se si configura un illecito penale.
19-4-2012 14:12

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