Intervista a Franco Bomprezzi direttore editoriale di SuperAbile.it il primo portale italiano dedicato ai problemi dei disabili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-12-2002]
L'Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul lavoro) che ha una vasta esperienza nel campo della riabilitazione e del reinserimento degli infortunati sul lavoro apre un portale dedicato alla disabilità. SuperAbile.it, aggiornato quotidianamente, è guidato da Franco Bomprezzi (direttore editoriale) che ci ha rilasciato un'intervista.
Domanda: Perchè un portale sulla disabilità?
Risposta: I motivi principali sono tre: supplire alla forte carenza di informazione giornalistica sulla realtà delle persone disabili. Il portale, di per sé è un luogo di "facilitazione" nella ricerca di risposte tecniche e di servizio, garantite quotidianamente dai canali tematici, questo mondo è anche una "comunità virtuale" con temi specifici, per i quali occorre competenza, ma anche possibilità di dialogo a tutto campo, il che avviene nella community (forum e chat).
Risposta: Si, il rischio c'è. Per evitarlo cerchiamo di usare un tono assolutamente "normale" e scegliamo degli argomenti che sono in larga misura quelli che interessano tutti (attualità compresa). Inoltre forniamo servizi di ultim'ora e notiziario audio che sono garanzia di informazione non settoriale ed autoreferenziale. Infine cerchiamo di avere, tra le nostre firme, nella sezione "il punto", giornalisti, uomini di cultura, personaggi dello spettacolo, dello sport, del terzo settore, della società civile.
Domanda: Che cosa fate e dite sui temi dell'usabilità del Web?
Risposta: Il nostro portale è stato promosso e realizzato dall'Inail, un ente pubblico, che ha affidato a fornitori privati il compito di provvedere a tecnologie e contenuti. La società che ha sviluppato SuperAbile.it aveva esperienza di portali generalisti (Ciaoweb) e i tecnici si sono applicati con entusiamo alla realizzazione per la prima volta di un portale senza banner pubblicitari, senza grafica ridondante, con attenzione all'accessibilità per tutti, a partire da non vedenti e ipovedenti. L'usabilità va di pari passo con l'accessibilità. Abbiamo, credo, dimostrato che si può fare un sito accessibile e usabile senza rinunciare alla gradevolezza estetica (foto comprese, a bassa risoluzione). Ovviamente tutto si può migliorare, ma siamo convinti che tutti i siti di informazione e di servizio, non solo quelli pubblici, dovrebbero puntare sulla usabilità più elevata.
Domanda: Un giudizio "di parte" (nel senso più giusto del termine) sul tema del telelavoro e della sua attuale situazione in Italia?
Risposta: Il telelavoro è un sogno fino a quando non esisteranno norme precise a tutela dei lavoratori. Detto questo è ovvio che per molte persone con disabilità motoria importante (tenuto conto anche delle persistenti barriere alla mobilità personale) il telelavoro può essere una soluzione positiva, a patto che non sia alienante e che non sostituisca il diritto fondamentale alle relazioni sociali ed umane. E' un tema molto complesso, che in Italia non si riesce ad affrontare con la dovuta serietà e concretezza. Io svolgo la funzione di direttore editoriale del portale quasi sempre in modalità di telavoro, anche se ovviamente abbiamo due redazioni fisse, a Milano e a Roma, nelle quali è spesso utile lavorare insieme. Le due cose non devono essere antagonistiche.
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