Ottimizzare il traffico in entrata e in uscita.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2014]
Fino a oggi, Uber si è creata diversi ammiratori e altrettanti nemici, per lo più tassisti.
Ora, l'azienda dietro l'app per noleggiare un'auto dallo smartphone si sta interessando agli aeroporti ma, in questo caso, proprio nei gestori degli scali potrebbe trovare degli alleati.
Chi abbia mai frequentato un aeroporto ha in mente l'affollamento che si forma davanti all'ingresso, laddove fermano i taxi.
Auto semivuote arrivano, scaricano passeggeri e bagagli e ripartono per lo più senza alcun cliente. A queste si aggiungono altre auto in cerca di clienti.
Si tratta di un gran spreco di tempo - le operazioni di carico e scarico rallentano tutti - e di risorse, dato che i viaggi a vuoto non piacciono a nessuno.
Ecco dove Uber ha intenzione di inserirsi. Per esempio, se le persone che portano amici o parenti all'aeroporto attivano Uber sul proprio telefono, possono tornare a casa trasportando qualcun altro, ovviamente in cambio di una tariffa.
L'azienda ha deciso di iniziare a contattare gli aeroporti (per ora negli USA) per vedere se sia possibile lavorare in sinergia. A essere scontenti saranno, ancora una volta, i tassisti, come già a febbraio stava diventando evidente nella città di San Diego.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|