Ogni Paese deciderà in autonomia se permettere o vietare gli organismi geneticamente modificati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-06-2014]
Il Consiglio dell'Unione europea ha trova l'accordo sugli OGM: accogliendo la proposta greca, ha deciso che ogni Stato membro debba essere libero di scegliere la propria politica.
Ciascuno potrà dunque, in autonomia, permettere quegli Organismi Geneticamente Modificati consentiti da Bruxelles oppure vietarli; per arrivare a questo punto sono serviti tre anni di discussioni, ed è la prima volta che si arriva a un punto comune.
All'interno del Consiglio non è stata comunque raggiunta l'unanimità: il ministro italiano, Gian Luca Galletti, s'era per esempio dichiarato fortemente contrario all'accordo; egli avrebbe preferito infatti una regolamentazione più stringente e contraria agli OGM.
Poi, visto che la maggioranza ha approvato la proposta greca, ha definito il documento «un buon accordo di compromesso» scaturito dalla « voglia di venire fuori da una situazione confusa».
La questione non è però ancora chiusa. Ora si tratta di far digerire al nuovo Parlamento Europeo quanto il Consiglio ha deciso, e in questo senso il ministro Galletti ha già impegnato il semestre di presidenza italiana, che inizia a luglio: l'obiettivo è arrivare a un risultato definitivo entro la fine dell'anno.
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Il testo approvato oggi non piace a enti da sempre assolutamente contrari agli OGM come Greenpeace e Slow Food, e la cosa non stupisce.
Per le due associazioni, a causa dell'accordo «quei Paesi, come l'Italia, che vogliono dire no agli OGM sarebbero esposti alle ritorsioni legali del settore biotech. Inoltre questo testo impedisce agli Stati membri di utilizzare le motivazioni legate ai rischi per salute e l'ambiente derivanti da colture OGM per limitarne la coltivazione a livello nazionale».
È chiaro quindi che sia Greenpeace sia Slow Food vedono la presidenza italiana come un'occasione per far dire un No più deciso al Parlamento Europeo rispetto al quadro delineato dal Consiglio dell'Unione: bloccare in toto gli OGM sarebbe, per le due associazioni, l'unico modo di «salvaguardare agricoltura, ambiente ed economia italiana dai pericoli degli OGM».
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