Un numero per ogni componente della famiglia

Telecom Italia rilancia l'ISDN: con l'offerta Hellò Family ci può essere un numero per ogni componente della famiglia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-08-2003]

Alcuni anni fa la linea ISDN ha favorito moltissimo la diffusione di Internet: con il numero aggiuntivo si può navigare lasciando il telefono libero. Oggi l'ISDN sembra un po' superata dall'ADSL: una connessione più veloce, con possibilità di tariffa flat o agevolata, e l'analoga comodità di non tenere occupata la linea telefonica.

Per rilanciare la sua ISDN Telecom Italia lancia l'offerta Hellò Family (Hellò è il brand delle offerte per la clientela residenziale).

Hellò Family offre ai titolari di linea telefonica ISDN la possibilità di dare a uno o a più componenti della famiglia un numero telefonico aggiuntivo, da cui si possono effettuare o ricevere chiamate senza dare fastidio agli altri, genitori o figli, portando all'interno della casa la stessa autonomia a cui si è abituati dal cellulare che, come ci dice l'ISTAT, è utilizzato da una gran parte degli adolescenti italiani.

L'offerta "Hello Family 2" dà diritto a un numero aggiuntivo rispetto al principale, due caselle di segreteria Memotel, un telefono Digit ISDN a noleggio, un telefono cordless Sirio.187 (per inviare SMS) a noleggio, al costo di 6,30 Euro (Iva inclusa) al mese.

"Hello Family 3" offre due numeri aggiuntivi, tre Memotel, e oltre al Digit ISDN e al cordless, un altro cordless tipo Living ISDN, per 9,20 Euro (IVa inclusa) al mese.

"Hello Family 4" offre tre numeri aggiuntivi, quattro Memotel, un telefono Digit ISDN a noleggio, due telefoni cordless Sirio.187, un telefono cordless Swatch ISDN per 12,30 Euro (Iva inclusa) al mese.

Ricordiamo che la trasformazione della linea telefonica tradizionale in ISDN costa 60 Euro come contributo una tantum, e l'abbonamento mensile è di 19,84 Euro a cui si devono aggiungere gli eventuali pacchetti Hellò.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2973 voti)
Dicembre 2025
Google Antigravity cancella un intero drive: la IA si scusa, ma i dati sono persi
Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Arduino passa a Qualcomm: la comunità hacker esplode di malcontento
Piracy Shield, i provider italiani presentano il conto: 10 milioni di euro l'anno
Il Digital Omnibus è una resa dell'Unione Europea?
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Telemarketing aggressivo, operativo il filtro che impedisce lo spoofing dei numeri mobili
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 9 dicembre


web metrics