La pubblicità nascosta che azzera il traffico dati

Molte app contengono banner fantasma che scaricano la batteria e consumano la banda.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-07-2015]

forensiq app background banner

Pubblicità fantasma che scaricano la batteria e consumano tutto il traffico dati: sembra un teoria complottista ma è quanto secondo Forensiq all'interno di migliaia di app per smartphone e tablet.

Un recente studio ha mostrato come dette app continuino a funzionare in background scaricando dalla rete banner pubblicitari, senza mostrarli all'utente, anche quando si crede di averle chiuse.

Al momento di venire installata, un'app di questo tipo chiede permessi un po' sospetti, come l'autorizzazione a impedire che il telefono vada in modalità sleep, ad avviarsi automaticamente all'accensione dello smartphone e ad accedere ai servizi di localizzazione anche mentre si trova in background.

Se l'utente, come capita spesso, non fa caso a queste strane richieste e dà il proprio assenso, l'app si installerà e inizierà a funzionare senza smettere mai, nonostante l'utente possa avere l'impressione di averla chiusa.

Resterà in background e da lì continuerà a scaricare banner simulandone la visualizzazione e, alle volte, persino dei click fraudolenti su di essi, ma senza che l'utente si accorga di alcunché a parte l'elevato consumo del traffico dati e della batteria.

Nello scenario peggiore, nel corso di una giornata un'app di questo tipo può arrivare a simulare la visualizzazione di oltre 16.000 banner e a consumare più di 2 Gbyte di dati.

Un tale comportamento, oltre a comportare una seccatura per gli utenti comporta anche una perdita economica per gli investitori, che quando acquistano spazi pubblicitari si aspettano che i proprio banner vengano mostrati, non che vengano utilizzati di nascosto: Forensiq ha calcolato che le oltre 5.000 app truffaldine presenti nei vari store di Apple, Google e Microsoft costano ogni anno quasi 1 miliardi di dollari alle aziende che investono in pubblicità.

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Dopo la pubblicazione dello studio, Google ha avviato delle proprie indagini ed eliminato da Google Play diverse app, senza tuttavia far sapere quali siano i software colpiti dal provvedimento.

Per quanto riguarda invece gli autori di queste diffusa truffa, Forensiq non ha le idee molto chiare: «Non sappiamo esattamente chi siano tutti quelli che sono coinvolti» - ha dichiarato il CEO e fondatore dell'azienda David Sendroff - «ma di sicuro molte persone traggono vantaggio da questa situazione».

Per aiutare gli utenti a proteggersi, i ricercatori suggeriscono di verificare attentamente i permessi richiesti dalle app prima dell'installazione e di verificare in seguito quali software consumano più banda e batteria; un altro consiglio è la possibilità di disattivare l'accesso alla connessione dati per quelle app che non ne hanno necessità.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 15)

Invece ci si preoccupa del cookie ;) (edit: appunto. non avevo letto fino in fondo)
30-7-2015 16:50

Non ho assolutamente bisogno di chiedermelo, la cosa è evidente in se. Quello che mi chiedo è a cosa servano tutti i vari garanti (pagati con denaro pubblico), se poi quello che alla fine conta è solo l' "auto-garanzia" che, ciascuno che può e sa, deve darsi... e gli altri cosa sono? Carne da macello? E... Leggi tutto
30-7-2015 14:52

Alcune sono in versione demo, o hanno una versione completa che la paghi, è cosa veramente subdola che ci siano delle app negli store di Google o Windows che facciano questo. Per non parlare dell'impatto che hanno su processori piccoli, single o dual core. Potrei comunque capire l'app sconosciuta che si mantiene con la pubblicità (non... Leggi tutto
30-7-2015 11:36

Visto che si parla dei permessi, mi pare d'obbligo far notare che i dispositivi iOS (iPhone, iPad e compagnia bella) non chiedono all'utente il permesso per accedere alle varie funzioni, e men che meno chiedono il permesso per la connessione. L'unico permesso disponibile è quello per l'uso del GPS. Quindi, se esistono app come quelle... Leggi tutto
29-7-2015 21:50

Ti sei mai chiesto come mai ci sono tante app gratuite? Se non chiedessero tutte quelle cose (o se la gente non accettasse) sarebbero molte meno.
29-7-2015 17:52

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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