La riunione al Ministero per lo Sviluppo Economico individua un'ipotesi di soluzione che viene ritenuta troppo squilibrata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-07-2015]
La riunione svoltasi martedì 29 agosto presso il Ministero dello Sviluppo Economico fra Telecom Italia e CGIL, CISL, UIL e UGL sugli esuberi comunicati dall'azienda (circa 1.700 lavoratori) ha sortito alcune ipotesi, che dovranno però essere verificate in un successivo incontro il prossimo 4 agosto sempre presso il Ministero.
Telecom Italia sarebbe disponibile a non procedere più allo scorporo dei call center in una società apposita "Tim Caring" a patto che nei prossimi 3 anni le sia permesso di adottare ammortizzatori sociali per ridurre il costo del lavoro.
Gli ammortizzatori sociali che saranno individuati nell'incontro del 4 agosto sono il prolungamento dei contratti di solidarietà almeno per un anno per i lavoratori che avevano già fatto quattro anni di contratto di solidarietà.
Telecom Italia propone l'applicazione degli stessi contratti di solidarietà per quei lavoratori, appartenenti al settore open access che finora erano stati esclusi dalla solidarietà; inoltre chiede una possibile deroga che permetta di applicare i contratti di solidarietà a quei lavoratori che avessero già usufruito di 5 anni della stessa o comunque per loro l'applicazione della cassa integrazione a rotazione.
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FISTEL-CISL e UILCOM-UIL danno un giudizio positivo della possibilità di un accordo in questi termini; ma SLC-CGIL, il sindacato che è maggioritario nella categoria e nelle RSU aziendali, ritiene che il ministro non abbia svolto un ruolo adeguato di mediazione; inoltre secondo CGIL un accordo del genere smentirebbe l'accordo stipulato da tutte e tre le sigle sindacali in cui Telecom Italia affermava che non ci erano più esuberi, in virtù di processi di "reinternalizzazione" delle attività che permettevano di reimpiegare i dipendenti in eccedenza.
Si profila, quindi, salvo ripensamenti dell'ultima ora, un accordo separato che avrebbe vigore ma che preluderebbe a una fase di forte conflittualità interna al gruppo Telecom Italia nella ripresa dopo le ferie.
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