A meno che non abbiano dei motivi davvero ottimi per farlo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-01-2019]
Far sì che un'app, quando viene installata dall'utente sul suo smartphone, chieda permessi che non le sono necessari è purtroppo una pratica fin troppo seguita nel mondo Android, e facilitata dal fatto che quasi nessuno si mette a leggere quali siano quei permessi.
In questo modo si sono diffuse applicazioni che, dietro un'apparente innocuità, si sono impadronite di dati importanti per la privacy, come gli SMS e i registri delle chiamate.
Ora Google ha deciso che è tempo di porre fine a tale pratica. Ha infatti pubblicato un promemoria per ricordare agli sviluppatori che tutte quelle app che non avranno dimostrato di avere un buon motivo per accedere a SMS e chiamate saranno rapidamente rimosse da Google Play.
Nel caso specifico, "un buon motivo" significa aver inviato il Modulo di dichiarazione sulle autorizzazioni a Google Play stesso, affinché lo esamini: se l'accesso a messaggi e telefonate è giustificato, l'app può mantenerlo. Altrimenti, se vuol restare nel marketplace di Google, la richiesta di accesso deve sparire.
Con questa mossa, Google intende proteggere maggiormente la riservatezza degli utenti, anche se è bene sottolineare come la prima linea di difesa sia costituita dall'utente stesso, il quale deve sempre leggere con attenzione le richieste di ogni app prima dell'installazione.
Purtroppo la mossa di Google creerà disagio a tutte quelle app legittime che utilizzano tali dati per scopi dichiarati, come per esempio le app per registrare le chiamate del telefono; numerosi sviluppatori hanno visto infatti la propria domanda di autorizzazione rigettata.
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Maary79