Il gestore telefonico di proprietà dello Stato non ha stipulato una convenzione con le Poste e i suoi utenti non possono servirsi del servizio telefonico di dettatura telegrammi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-12-2003]
Wind-Infostrada è il secondo gestore telefonico italiano dopo l'ex monopolista Telecom Italia ed è interamente controllato dall'Enel che, a sua volta, controllato a maggioranza dallo Stato che ne è il maggiore azionista e ne nomina il vertice. Le Poste Italiane sono una Spa posseduta totalmente dallo Stato che ne nomina, ovviamente, i vertici.
I clienti Wind che hanno lasciato Telecom Italia e ricevono solo la bolletta Wind non possono chiamare il 186, il numero del servizio telegrammi gestito dalle Poste Taliane, che permette agli abbonati da telefono fisso e da telefono mobile Tim(solo gli abbonati Tim, non chi ha una prepagata) di dettare telegrammi per l'Italia e l'Estero, al costo previsto negli Uffici postali più un sovrapprezzo. Questo perché Wind non ha stipulato una convenzione con le Poste per permettere agli abbonati di usufruire del servizio con addebito in bolletta Wind, una convenzione che, per esempio, Yahoo Italia ha stipulato con le stesse Poste per l'invio dei telegrammi on line dal suo Portale.
Evidentemente, la comune proprietà pubblica non favorisce il dialogo tra vertici, nominati dallo stesso azionista, nell'interesse dei propri abbonati e clienti.
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