Telecom Italia è divisa sulla questione dialer

Si fronteggiano due linee sulla questione delle bollette gonfiate dai dialer: la linea dura di chi vorrebbe far pagare tutti e la linea più disponibile a un colpo di spugna.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2004]

Molti utenti, che nei mesi scorsi hanno esposto denuncia per bollette telefoniche con addebiti ingiustificati causa 709, ricevono in queste settimane la lettera di Telecom Italia, che gli chiede informazioni sullo stato delle cause, e può preludere a una richiesta di pagare il debito congelato da Telecom Italia e mai annullato.

Le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra e ci sono già stati confronti tra Telecom Italia e le Associazioni su questo tema, che è stato oggetto anche di una puntata di "Mi manda RaiTre", la prima senza Piero Marrazzo come conduttore.

Il problema è che in Telecom Italia non hanno ancora deciso che linea assumere: da una parte ci sono parti della magistratura, come a Viterbo, che ritengono che la truffa non ci sia mai stata ma solo scarsa attenzione da parte degli utenti; in altri posti, come a Torino, i magistrati sono orientati all'archiviazione, perché risulta quasi impossibile individuare i responsabili delle truffe; in altri posti ancora la magistratura non si è espressa.

La questione è fluida e Telecom Italia prende tempo: non vuole rinunciare a quello che ritiene un suo "buon diritto", ossia alla riscossione delle bollette gonfiate dai dialer, ma non vuole ancora aprire un fronte legale e politico vasto contro tutte le associazioni dei consumatori coalizzate e circa duecentomila clienti coinvolti nell'"affare dialer", decine e decine di migliaia di famiglie con redditi modesti su cui pende la spada di Damocle del pagamento di bollette quasi sempre per centinaia di euro, molto spesso per migliaia di euro.

Anche il management è diviso: c'è chi spinge per una linea dura per non perdere una fetta di ricavi indispensabile per raggiungere gli alti tassi di crescita della redditività che Tronchetti Provera ha promesso ai mercati e c'è chi è preoccupato per il costo in termini di immagine che uno scontro frontale sulla questione potrebbe avere per Telecom Italia.

Alcune associazioni dei consumatori più agguerrite sono pronte a organizzare la disdetta di massa da Telecom Italia e il passaggio ad altri gestori. Inoltre, se il caso si gonfiasse, non si può escludere neanche una commissione di indagine parlamentare, o peggio di inchiesta, su cui destra e sinistra potrebbero convergere oppure una nuova istruttoria da parte dell'Authority per le Comunicazioni, che pure è stata poco solerte e molto lenta sulla vicenda.

La vicenda dei dialer ha dei risvolti inquietanti, dai gestori di 899/709 con sedi in paradisi fiscali e intestatari di comodo a cui Telecom ha affittato le linee e ha versato miliardi di incassi, alla mancanza di controlli, all'indifferenza con cui la stessa Telecom ha seguito le prime denunce da parte dei consumatori costretti a pagare sotto la minaccia della sospensione. Troppi lati oscuri potrebbero essere posti sotto i riflettori e questo non sembra entusiasmare una parte della dirigenza dell'ex monopolista.

Linea dura o colpo di spugna? E' una patata bollente per le mani di Tronchetti Provera e dei suoi collaboratori su cui prima o poi dovranno decidere.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (5)

phoenix
Spero di non sparara cazzate.. Leggi tutto
14-10-2004 14:32

john Holmes
non ci siamo Leggi tutto
12-10-2004 12:12

Gabriele
Speriamo che in Telecom prevalga la linea dura Leggi tutto
12-10-2004 10:04

marco
senza offesa.... Leggi tutto
12-10-2004 09:38

viktor
Chie il fesso? Leggi tutto
12-10-2004 09:12

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